Di poco sufficiente la direzione del signor Maurizio Mariani di Aprilia, arbitro designato per il recupero fra Salernitana e Venezia.
Un paio di episodi da moviola valutati in modo non corretto da parte del fischietto laziale, aiutato dal Var. Per il resto, le altre “indecisioni” non hanno inciso (per sua fortuna) sul risultato finale. Il match si è chiuso con ben 7 ammoniti ed un espulso, con gran parte delle sanzioni giunte nel secondo tempo. Tuttavia, al 3’ arbitro e sala Var devono mettersi già a lavoro quando la Salernitana richiede il rigore per un presunto tocco di mano di Ceccaroni. Sulla girata di Fazio, il difensore del Venezia seppur da distanza ravvicinata, colpisce il pallone col braccio largo, parando difatti il tiro. Richiamato all’OFR da Aureliano, il direttore di gara assegna giustamente il penalty (poi trasformato da Bonazzoli), ammonendo inoltre nella circostanza l’autore del fallo. Al minuto 34 Ederson va giù dopo un contatto con Svoboda al limite dell’area, Mariani lascia proseguire accusando il nazionale verdeoro di aver accentuato la caduta. Al 35’ Ceccaroni rischia il secondo giallo: vedendosi nettamente saltato in dribbling, fa allungare vistosamente la maglia di Mazzocchi. Bisogna ammettere che il fallo è avvenuto in posizione defilata, ma il calciatore granata, se non fosse stato arrestato, sarebbe entrato facilmente in area di rigore. L’arbitro l’ha comunque valutata non una chiara occasione da gol, graziando così il difensore dei lagunari.
Ad inizio ripresa c’è un altro tocco con la mano non ravvisato da Mariani: questa volta però il Var non può intervenire sull’irregolarità commessa da Ampadu perché il tutto avviene all’altezza del centrocampo. Andavano accontentate, in questo caso, le proteste dei calciatori granata che chiedevano il calcio di punizione. Al 51’ seconda ammonizione fra le file arancioneroverdi: Mateju stende Bohinen con una scivolata piuttosto ruvida. Ammonizione indiscutibile. Quattro minuti più tardi altra sanzione: Ederson perde aderenza col terreno di gioco e frana involontariamente addosso ad Aramu; l’arbitro, nella circostanza, mette mano al taschino ed ammonisce il centrocampista della Salernitana. Quarta ammonizione, fra l’altro, per il brasiliano che entra così in diffida. Quando siamo vicini alla mezz’ora il Venezia trova la rete del pareggio con il tap-in vincente di Henry. Dopo un lungo silent-check, il direttore di gara convalida giustamente la rete, confermando regolari le posizioni sia di Ceccaroni che dello stesso Henry, entrambi in linea durante l’azione che ha portato al gol. Al 61’ si ripete il duello Ederson-Svoboda con il primo che va via all’avversario con un numero di alta classe. Fermato con le cattive, Mariani non può far altro che fischiare il fallo ed estrarre il cartellino giallo al difensore dei veneti. Altra ammonizione inevitabile arriva al 69’ quando Busio entra in maniera scomposta su Verdi, colpendo in pieno lo stinco del fantasista granata. A 10’ dal termine Bohinen strattona Mateju: il fallo è netto così come il giallo che gli viene sventolato sotto al naso. Anche il norvegese, come Ederson, entra con questa sanzione nella lista dei diffidati.
All’88’ Ampadu interviene irruentemente su Verdi che guadagna calcio di punizione. Il numero 44 del Venezia non è propriamente d’accordo col direttore di gara e dopo le proteste viene ammonito. Dopo pochi istanti Ampadu entra in ritardo su Perotti inducendo il giudice di gara ad estrarre il secondo giallo e dunque il rosso, terminando la propria partita anzitempo. Durante l’ultimo giro di lancette arriva un ulteriore cartellino: Henry spinge Fazio in area granata “guadagnandosi” così un’ammonizione forse un tantino generosa.
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