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Moviolone Salernitana-Udinese: Baroni lascia correre. Proteste sul gol di Kastanos

Direzione di gara all’inglese per  Niccolò Baroni della Sezione di Firenze che mantiene una linea costante per tutta la gara ma non riesce a placare le polemiche in una partita che non aveva nulla da dire alla classifica ma che è stata vissuta in maniera molto accesa dalle squadre in campo. Il fischietto toscano non sanziona mai i mezzi falli, le spinte e i contrasti al limite, ma non fa altro che predicare calma ai contendenti, con mimica, raccomandazioni e chiarimenti. In alcuni casi, però, sarebbe stato più utile mettere mano ai cartellini per far passare il messaggio, considerando che alcuni duelli da sportivi sfociano nel personale come quello tra Piatek e Perez. Salernitana-Udinese non ha nulla di una partita di fine stagione, entrambe volevano vincere, per cui non meravigliano le proteste che ci sono state in occasione del gol di Kastanos o i diversi interventi duri in campo.

Il primo tempo

Pronti via e Mazzocchi ferma un’azione dell’Udinese di mano, per Baroni non c’è giallo. Al terzo minuto arriva la prima ammonizione del match: è per Zeegelaar che entra durissimo su Kastanos a gamba alta. Non arriva l’intervento del VAR a correggere il colore del cartellino, forse guardando – erroneamente – anche al minuto di gioco.

Al 10’ errato retropassaggio di Pereyra che sforna un assist di testa a Botheim, il norvegese non ne approfitta e rifila un calcio a Silvestri. Occasione sfumata e fallo in attacco, ma nessuna sanzione disciplinare. Al 15’ Pereyra parte in posizione regolare, il suo sprint per tenere in campo la sfera non è sufficiente, Baroni decreta rimessa dal fondo. Al 18’ Perez entra in scivolata su Mazzocchi, l’intervento è sul pallone ma il numero 30 granata resta a terra e ha bisogno dei sanitari.

 Al 17’ non c’è fallo da rigore su Lassana Coulibaly che prova a sfondare ma viene fermato in maniera regolare, Baroni è vicino all’azione e lascia correre.

Al 25’ il vantaggio dell’Udinese: sul tiro potente da fuori di Samardzic, carambola tra Troost-Ekong e Bronn, la palla poi arriva a Lovric che rimette in area un filtrante toccato di braccio da Bronn, col tunisino che prova a tenerlo attaccato al corpo. Sulla sfera vagante arriva Zeegelaar che mette tutti d’accordo (e rende inutile il ricorso al Var per sospetto tocco di mani in area) anticipando Kastanos e spedendo in rete alle spalle di Fiorillo.

Al 30’ regolare il raddoppio friulano: buona la posizione di Pereyra su triangolo con Thauvin, poi regolare anche Nestorovski che deposita a porta vuota.

Al 33’ Baroni non sanziona col giallo una evidente trattenuta di maglia a Mazzocchi e lascia proseguire per il vantaggio. Poi è Piatek a subire fallo sulla continuazione dell’attacco. Al 35’ Nestorovksi chiede il fallo di Bronn, ma la punizione è per i granata visto che il macedone trattiene a terra la sfera.

Al 37’ il primo giallo su sponda granata è per Vilhena che lo spende consapevolmente, andando a trattenere Zeegelaar lanciato a rete. Non arriva un minuto dopo l’ammonizione per fallo simile su Piatek.

Protesta l’Udinese sul gol dell’1-2 di Kastanos: i bianconeri ritengono che l’azione sia partita da un pressing falloso di Bronn su Lovric. Proteste vane, con Baroni che convalida il gol anche se Lovric impiega altri minuti dopo la rete per rimettersi in piedi. Baroni spiega agli ospiti che si tratta di un normale contrasto di gioco. La Salernitana non ha messo fuori la sfera, decisione che può prendere solo il Direttore di Gara, quando l’infortunio è alla testa o al volto. Tra gol, proteste e medici dell’Udinese, i minuti di recupero nel primo tempo raddoppiano e dai 2 sanciti inizialmente salgono a 4.

Il secondo tempo

La ripresa si apre con una situazione simile a quella che ha chiuso la prima frazione. Pirola interviene sul pallone e sullo slancio falcia Thauvin, il giocatore resta a terra e questa volta il pallone viene subito messo fuori. Al 55’ Baroni fischia fallo al limite per la Salernitana, intervento su Kastanos ma contemporaneamente anche Bradaric riceve una sportellata e resta a terra dolorante (uscirà poco dopo per le conseguenze di quello scontro). E’ la punizione da cui nasce il gol del 2-2 di Antonio Candreva che sceglie il palo del portiere.

Al 60’ protesta Piatek per un fallo in area bianconera. Il polacco va giù dopo body check di Perez che lo invita a rialzarsi, così come il Direttore di Gara.  Al 70’ l’ennesima spinta non fischiata da Baroni: è di Masina su Piatek che si lamenta, ma non riceve sconti rispetto al metro utilizzato per tutta la partita. Al 71’ il polacco è bravo ad anticipare Bijol che lo falcia e diventa il terzo ammonito del match (tra l’altro diffidato salterà la Juventus all’ultima).

Al 79’ scontro fortuito tra Piatek e Perez: il granata nemmeno salta e sbatte contro il bianconero che perde copiosamente sangue dalla testa; ferita al sopracciglio invece per il polacco. Non ci sono ammonizioni da parte di Baroni con i due calciatori che rientrano dopo lunghe cure e con un turbante in testa.

All’87’ il primo minuto in Serie A di Iervolino produce il fallo di Zeegelar, che scivola e lo trattiene per evitare il contropiede. Baroni non può far altro che concedere il secondo giallo all’olandese che lascia i suoi in dieci. Rischia anche Arslan che a gioco fermo va a provocare Iervolino, trattenuta non vista da Baroni. Nel primo di recupero si gioca il giallo per fallo tattico anche Kastanos che ferma Arslan in ripartenza.

Il conto tra Piatek e Perez resta aperto. Un fallo del sudamericano sull’attaccante provoca altre scintille, i due vengono divisi a fatica dalle due panchina.

E’ dolcissima l’ultima ammonizione del match: Troost-Ekong si toglie la maglia per esultare sul gol vittoria. Il granata parte in posizione regolare sul cross di Sambia, non c’è bisogno di andare al Var.

 

 

 

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