Direzione lineare ed uniforme quella del signor Rosario Abisso di Palermo, arbitro della partita andata in scena ieri all’Arechi fra Salernitana e Lazio. Ennesima sconfitta dei granata con lui in campo: l’ultima e unica vittoria risale alla stagione 2015/2016 quando il cavalluccio militava in Serie B. Gara poco entusiasmante, a senso unico e che non gli ha presentato particolari problemi.
Il primo tempo
Al 3’ Luiz Felipe interviene in netto ritardo su Gondo che va giù. Abisso in questa circostanza è costretto a placare le proteste dei calciatori granata che chiedevano un cartellino giallo che poteva anche starci. Il direttore di gara decide di rimproverare soltanto verbalmente il difensore, applicando la regola non scritta del primo fallo. Dopo quattro giri di lancette arriva il gol della Lazio: Luis Alberto imbuca per Milinkovic che fa assist ad Immobile. La posizione di partenza del centrocampista serbo però è dubbia e per questo Abisso attende notizie dal Var. Dopo il rapido silent check, la rete viene convalidata: biancocelesti in vantaggio. Al 28’ il primo cartellino del match: Cataldi va a contrasto con Bonazzoli, mettendo il piede a martello. Abisso non ha dubbi: punizione per i granata e ammonizione per il centrocampista laziale. Giallo pesante questo, tra l’altro, perché il calciatore era diffidato e salterà il prossimo impegno con l’Atalanta. Una decina di minuti più tardi, Immobile di testa indirizza verso la porta di Belec. La palla impatta prima sulla traversa, poi sulla linea ed esce fuori. L’orologio di Abisso non vibra e anche la goal line technology, attraverso il replay, mostra come la palla non sia entrata del tutto, confermando la corretta decisione di non assegnare la rete. Al 40’ prima ammonizione anche in casa Salernitana: Schiavone arriva a tutta velocità su Luis Alberto che gli fa tunnel. Nel tentativo di fermare la corsa, il calciatore granata da una manata all’avversario inducendo il direttore di gara ad estrarre giustamente il cartellino giallo. Sul finale di tempo, ennesima azione offensiva della Lazio avviata e conclusa da Luis Alberto dopo la triangolazione con Felipe Anderson. Al momento dello scambio l’esterno biancoceleste sembrava leggermente oltre la linea difensiva, e dunque in posizione irregolare. Tuttavia la bandierina dell’assistente rimane giù ma, qualora Luis Alberto avesse segnato, con ogni probabilità sarebbe intervenuto il Var con Luigi Nasca per segnalare l’offside.
Pochi episodi nella ripresa
Tre i cartellini estratti nei secondi 45’. Il primo al 63’ quando Ranieri ferma in maniera irregolare la corsa di Lazzari: un fallo di ostruzione sull’avversario che aveva un’autostrada spalancata davanti a sé. Sanzione corretta e pesante, visto che l’ex giocatore della Fiorentina era diffidato e salterà il derby del Maradona. Al 67’ e al 69’ Abisso si vede ancora costretto a mettere mano al taschino: nella prima circostanza Lazzari, autore della rete, si toglie la maglia durante l’esultanza. Come da regolamento lo stesso calciatore viene punito con un inevitabile cartellino giallo. Due minuti dopo Luiz Felipe interviene in netto ritardo su Gondo che aveva fatto sfilare il pallone. Il fallo è netto così come il giallo che Abisso sventola sotto al naso dell’ex difensore della Salernitana. La partita si trascina verso il finale senza particolari sussulti.