Partita ben condotta da Marco Piccinini ieri all’Arechi. Al netto del “cartellino più, cartellino meno”, il direttore di gara forlivese ha portato a termine Salernitana-Frosinone senza affanni.
Nel primo tempo il pressing del Frosinone mette in difficoltà la Salernitana dopo una partenza buona nella prima dozzina di minuti dei granata. Dopo il vantaggio al 12′, i ciociari raddoppiano al 17′ ma l’assistente Politi è lesto – prima ancora della conferma al check in sala var – ad alzare la bandierina segnalando il fuorigioco di Caso prima di ricevere e battere a rete: decisione corretta e gol non concesso fin dai primi istanti senza bisogno di annullarlo in seguito. Proprio il 10 giallazzurro è il primo ad essere ammonito alla mezzora per vibranti proteste dopo un contrasto con Lovato giudicato regolare dall’arbitro. Al 32′ Candreva rischia un po’ su Okoli a gioco fermo. Nel tentativo di recuperare velocemente il pallone prima di battere un calcio di punizione, il capitano va con veemenza ma senza violenza a sradicare palla trattenuta dall’ex atalantino che frana a terra accentuando il contatto: gli animi si accendono e Piccinini cerca di controllare tutto senza estrarre cartellini. Poi però è costretto a estrarlo nei confronti del frusinate che continua a protestare. Poco dopo contatto in area ciociara Barrenechea-Kastanos: a terra il cipriota ma l’ex juventino ha toccato prima il pallone sebbene il contatto sull’atterraggio col piede avversario ci sia stato. Giusto lasciar proseguire. Barrenechea continua a provocare e non mancano altri faccia a faccia con calciatori granata piuttosto ravvicinati: Piccinini resta coerente col suo metro e si propone come paciere senza ammonizioni su ambo i lati. Al 40′ Marchizza becca una scarpata in faccia da Mazzocchi in caduta: tutto assolutamente involontario. Poi l’arbitro ricorda le tante interruzioni e assegna ben 5′ di recupero prima dell’intervallo.
Secondo tempo
Pronti via e Mazzocchi finisce sul taccuino dell’arbitro: trattenuta tattica per fermare Marchizza in ripartenza. L’esterno granata non protesta. Al 51’ il pareggio granata è regolare: sul corner la traiettoria non esce dal campo; Lovato e il difensore del Frosinone fanno blocco e Cabral è pulito nel controllo e nella conclusione. C’è Maggiore in posizione di fuorigioco passivo, che non interferisce con tiro e non ostruisce la visuale di Turati.
Al 59’ conclusione di Maggiore che sbatte sul polso di un difensore del Frosinone, attaccato al corpo, prima della parata di Turati in corner. La distanza ravvicinata dal tiratore e la volontà di tenere le braccia attaccate al corpo inducono l’arbitro a non fischiare il penalty. Al 63’ il neoentrato Baez trattiene vistosamente Lovato sulla linea del fallo laterale, Piccinini lascia correre e concede una rimessa agli ospiti. Due minuti dopo pestone di Cheddira a Gyomber a palla lontana, mentre gli ospiti guadagnano un calcio d’angolo. Al 65’ il Frosinone recrimina per un corner non concesso, c’era il tocco sul cross di Marchizza.
Al 67’ Baez parte in posizione di offside. Giusta la chiamata dell’assistente Bottegoni. Al 69’ Ikwuemesi e Garritano si trattengono a vicenda: il fallo a favore degli ospiti è dettato più dal mismatch fisico che da un reale intervento irregolare. Al 72’ non c’è il fuorigioco di Pirola che inzucca con facile parata di Turati. Al 78’ è generoso il fallo fischiato al Frosinone per fallo di Kastanos proprio sul vertice dell’area di rigore. Due minuti dopo Lovato interviene su Cuni in ritardo; l’attaccante gialloblu è lanciato verso l’esterno e non diretto a rete, per questo motivo Piccinini opta correttamente per il giallo e non per il rosso come chiedevano gli ospiti. Al 90’ niente giallo a Oyono che ferma con braccio una potenziale ripartenza di Bradaric. Al 94’ un fischio provvidenziale di Piccinini per fallo di Cuni in attacco (spallata al difensore) evita l’ultimo contropiede al Frosinone. Proteste ospiti nell’occasione.
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