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Moviolone Pescara-Salernitana: Nasca sufficiente. Giusto non concedere i due penalty

Gara difficile alla vigilia per l’alta posta in palio quella tra Pescara e Salernitana diretta dal signor Nasca della sezione di Bari. Il fischietto pugliese non ha però avuto molte decisioni da prendere, soprattutto nella prima frazione di gioco quando la direzione di gara è stata molto all’inglese. Pochi gli episodi da segnare sul taccuino dei primi 45 minuti: al 20′ Di Tacchio viene messo giù, al 25′ Jallow entra con veemenza su Balzano, ma in entrambe le occasioni Nasca lascia correre. L’unica nota degna del primo tempo è l’annuncio dello speaker, su segnalazione del quarto uomo, di interrompere l’utilizzo di fischietti sugli spalti. Al termine del primo tempo invece giusta la decisione del primo assistente Colarossi di fermare Mancuso in posizione di offside.

Qualche episodio in più invece nella ripresa: al 52′ fallo di Brugman su Djuric che stava entrando in area, Nasca lascia proseguire; 5 minuti dopo è invece il pescarese Mancuso che chiede un fallo di mano in area di Migliorini, ma il braccio del difensore granata è attaccato al corpo, il gioco prosegue. Due rigori chiesti invece negli ultimi 15 minuti del match: il primo da parte di Sottil che cade in area dopo un contatto con Odjer, ma l’esterno rimedia solamente un’ammonizione per simulazione avendo accentuato la caduta; il secondo lo chiede invece Mazzarani dopo uno scontro in piena area di rigore con Scognamiglio, neanche in questo caso Nasca valuta da penalty il contatto. Tra i due episodi c’è tempo solamente per l’unico giallo rimediato dalla Salernitana, con Casasola che atterra Sottil figguto in velocità sulla linea del fallo laterale.

Sufficiente quindi la prova del direttore di gara che ha gestito bene una gara che non ha fatto registrare episodi decisivi e che è stata perlopiù corretta da ambo le parti.

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