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Moviolone Inter-Salernitana: Piccinini sul velluto, ben gestiti i pochi episodi dubbi

Sufficienza raggiunta per Marco Piccinini di Forlì, arbitro di Inter-Salernitana. Difficile far danni in una gara così squilibrata, dal risultato mai in discussione. Il fischietto romagnolo gestisce una partita a senso unico, con pochi episodi da moviola, e con qualche ricorso alla sala var per verifiche sulla regolarità delle azioni da gol. Giuste le chiamate sulle posizioni di fuorigioco dei due assistenti Cecconi e Rossi; l’unico ammonito è Tchaouna per un intervento evitabile.

Al 3’ sul palo di Thuram, il pallone non varca la linea della porta difesa da Ochoa. Una manciata di secondi dopo, ecco un doppio episodio in area granata rivisto dalla sala var, con Thuram che chiede il rigore: l’attaccante prima lamenta un tocco di mano di Boateng che non è da penalty, poi sfrutta una dormita di Pellegrino per anticiparlo. L’argentino rischia perché non si accorge dell’avversario e poi interviene in lieve ritardo. Piccinini è sull’azione e fa ampi cenni indicando che non c’è nulla di irregolare, valutazione confermata da Serra in sala var.

Al 6’ è regolare la posizione di Barella che parte dietro Pellegrino e impegna severamente Ochoa, determinante nella deviazione sulla traversa. Al 9’ trattenuta di Thuram che prende posizione su Pasalidis trattenendo la maglia del greco. Per arbitro e assistente non c’è fallo e l’Inter va regolarmente al corner. Al 17’ è regolare il gol di Thuram, anzi sulla fuga di Carlos Augusto, c’è fallo di Pasalidis che non riesce a fermare l’avversario nemmeno irregolarmente.

Un minuto dopo Lautaro raddoppia sfruttando un assist da rimessa laterale lunga di Carlos Augusto, che coglie impreparata la difesa granata. Il brasiliano batte con il piede sinistro parzialmente in campo ed il destro fuori. La rimessa – esaminata al microscopio da Luca Marelli – è regolare perché parte del piede sinistro è sulla linea del fallo laterale.

Al 23’ Pavard è in off-side, giusta la chiamata del primo assistente Cecconi. Sull’azione si ferma Boateng per infortunio. Al 26’ rapido check dalla Sala Var per un tocco di braccio di Tchaouna su tiro di Barella che gli era praticamente ad un metro: non ci sono gli estremi per il penalty.

Al 35’ Maggiore rischia il giallo per un pestone a Lautaro, in seguito al quale l’argentino perde la scarpa. Piccinini non estrae cartellini. Al 40’ l’azione del 3-0 di Dumfries è forse viziata da un fallo di Calhanoglu su Dia, frangente con cui l’Inter recupera palla. Piccinini attende una conferma dal Var perché l’episodio segna proprio l’inizio della APP che porta al gol. Serra conferma che Dia non subisce fallo e che non c’è tocco di mano del turco. Poi è Pasalidis a tenere in gioco Lautaro.

Secondo Tempo

Dopo una manciata di secondi della ripresa, Lautaro sbraccia Maggiore. Il granata va a terra ma dalla mimica giustifica l’argentino e ammette l’involontarietà del gesto. Al 71’ il primo ammonito del match è Tchaouna che rifila un pestone ad Asllani sotto gli occhi di Piccinini.

Rischia grosso Pasalidis al 75’ quando scaraventa Bastoni fuori dal campo con un intervento in ritardo; per Piccinini è solo punizione senza giallo.

Al 79’ c’è la posizione di off-side di Arnautovic che spedisce alle spalle di Ochoa, ma con il secondo assistente Rossi che azzecca la chiamata, confermata poi dalla sala var. All’81’ contatto sospetto tra Buchanan e Sambia in area granata; il canadese va giù ma per Piccinini il contatto non è sufficiente a decretare la massima punizione. Il granata trattiene l’avversario finché è fuori dall’area, poi molla la presa giusto in tempo. Corretta la decisione di campo. Buono anche il gol del 4-0 di Arnautovic che parte in posizione regolare e batte Ochoa. E’ l’ultima azione di un match che si chiude senza recupero, visto il divario espresso dal risultato. La Salernitana non tira mai in porta, chiude con zero angoli a 18, ed un possesso palla del 27%.

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