Direzione di gara agevole e priva di grosse sbavature per l’arbitro Paride Tremolada di Monza, alla sua seconda partita in Serie A. La sfida tra Fiorentina e Salernitana scivola via sui binari del successo casalingo a causa della pessima prova dei granata; pochi dubbi sul calcio di rigore che sblocca il risultato, una sola ammonizione per un fallo a centrocampo e poi una buona intesa con gli assistenti di linea che puntualmente riescono a rilevare i numerosi casi al limite in tema di offside. Il metro di giudizio di Tremolada rimane lo stesso per tutta la partita, gli animi in campo si surriscaldano raramente ma con il dialogo ed il buon senso il fischietto lombardo placa le polemiche pur non ricorrendo al cartellino giallo in azioni che lo richiedevano. Da segnalare il nervosismo forse eccessivo del capitano viola, Biraghi, che invece di dare l’esempio ai suoi esaspera le proteste con il direttore di gara.
Al 1’ minuto è regolare la posizione di Lucas Beltran che beffa Fazio su un lancio lungo e si presenta pericolosamente in area granata. La difesa ospite sventa. Sul primo corner del match giusto fischiare fallo in attacco a Fazio che travolge Duncan. Al 4’ minuto non ci sono dubbi sul rigore per la Fiorentina: Pirola è ingenuo e arriva in ritardo su Bonaventura travolgendo in scivolata l’ex Milan. Dalla Sala Var Gariglio conferma solo che la posizione di partenza sia regolare, sul contatto c’è poco da aggiungere. Non c’è invece giallo per il numero 98 granata che rischia l’ammonizione anche al 9’ quando ferma Ikonè con un tocco di braccio sulla trequarti.
Al 10’ c’è un tocco di mano di Beltran non ravvisato da Tremolada. La punta si libera di Fazio al limite dell’area, in maniera irregolare, poi l’azione sfuma. Al 14’ Candreva va al tiro ma parte in posizione irregolare, l’assistente Alberto Tegoni aspetta lo sviluppo dell’azione prima di segnalare l’off side. Nessun caso da moviola sul 2-0 di Sottil, nato da una rimessa laterale che Biraghi batte corto dopo un calcio d’angolo per la viola. Al 20’ graziato Daniliuc che commette fallo su Beltran; la trattenuta era da cartellino giallo ma Tremolada fischia solo la punizione.
Al 25’ Bonaventura sbraccia su Coulibaly difendendo palla. Dinamica priva di cattiveria, giusto fischiare solo punizione. Ingenuo Coulibaly che perde palla contro Biraghi (non c’è fallo) e manda in porta Ikonè su cui salva Pirola.
Al 28’ la Fiorentina chiede il gol: Costil vola su tocco di Mazzocchi prima che la palla varchi la linea. L’orologio di Tremolada non vibra, anche il replay conferma che mezzo pallone è addirittura fuori. Al 41’ un fallo su Kastanos in condivisione tra Arthur e Milenkovic al limite dell’area genera le proteste di Biraghi che ravvisa un metro non uniforme rispetto a quanto avvenuto nella metà campo granata.
Al 44’ rischia il giallo Kastanos che va a protestare con veemenza verso l’assistente Tegoni che aveva fermato l’azione per un fallo di mano del cipriota. Il primo giallo del match è per l’ex Ranieri che stende in scivolata Bohinen sulla linea del fallo laterale a centrocampo al tramonto della prima frazione.
Secondo tempo
La ripresa si apre con il colpo di testa di Ikwuemesi che sbatte sulla traversa interna e rimbalza in campo. Il nigeriano è in posizione regolare sul cross di Mazzocchi. Al 56’ arriva il 3-0 della Fiorentina con Bonaventura: al sorgere dell’azione Bohinen subisce un mezzo fallo da Duncan ma resta in piedi; Tremolada è vicino e lascia correre il gioco.
Al 67’ rischia Fazio che afferra in area il braccio di Nzola. L’attaccante va subito giù ma per Tremolada non ci sono gli estremi. Ai tempi del VAR si sono visti rigori del genere in Serie A. Dopo il 3-0 i ritmi si abbassano e i contrasti dubbi si riducono con le squadre lunghe. La direzione continua ad essere all’inglese, con Tremolada che si attiene alle direttive Fifa secondo cui i mezzi contrasti non vanno sanzionati per favorire la spettacolarità della partita. All’87’ è corretta la valutazione di offside per Nzola che cercava il poker. Sempre Nzola commette un fallo su Daniliuc mentre il possesso è dei toscani, vanificando un’azione offensiva dei viola. Le uniche sbavature di Tremolada, quindi, sono un paio di ammonizioni non comminate, per il resto non era complicato non fare danni in una sfida così squilibrata.
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