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Milan incontra i tifosi: “Stadio senza ospiti è antisportivo. Non saremo spettatori passivi”

Tempo di dialoghi e proposte. Al Centro pastorale San Giuseppe di Salerno l’amministratore delegato Maurizio Milan ha incontrato pubblicamente i tifosi granata. All’evento ha partecipato anche lo Slo del club granata, Domenico Napoli. Il tema centrale è stata la riapertura della curva Nord, il nuovo progetto stadio Arechi presentato pochi giorni fa dalla Regione e i futuri investimenti del club di Iervolino per la realizzazione di un centro sportivo. Sulla falsa riga di quanto già avviene in altri paesi europei, la Salernitana ha iniziato da oggi a costruire un dialogo diretto e costruttivo con i tifosi. La linea del club di Danilo Iervolino è chiara e punta ad un diretto coinvolgimento della base del tifo, importanti un’esperienza non ancora esistente in Italia. Il tutto passa dalla creazione di una piattaforma di progettazione condivisa tra società e supporters. In altri stati, come Germania, Inghilterra e Spagna, – queste le parole dell’ad – abbiamo visto che ci sono forme più o meno partecipate in cui la tifoseria entra nelle dinamiche del club anche con una percentuale minima con dei rappresentanti nelle scelte organizzative”. Ha esordito così lo Slo Domenico Napoli: “Vuole essere un primo passo verso un dialogo continuo, unico in Italia, con la tifoseria. Senza voler scavalcare i ruoli, vuole dare un valore realmente a chi è il vero proprietario della Salernitana, ovvero i tifosi, nonostante il nostro codice non sia come quello tedesco o inglese, ad esempio. A 360 gradi vogliamo prendere le istanze dei tifosi e condividere i progetti e crescere insieme, per poi vincere. E’ come una tavola rotonda in cui i tifosi possono portare le proprie istanze”.

Capitolo curva Nord

Accogliendo le osservazioni e le domande dei tifosi, Maurizio Milan si è concentrato sulla richiesta avanzata dal Comune di non avere il settore ospiti per tutto il campionato 2023/24, vietando di fatto la presenza di sostenitori delle squadre avversarie durante le partite casalinghe. Il tutto facendo leva su una deroga prevista dal regolamento nei casi di stadi oggetto di interventi di restyling e ammodernamento. Domani ci sarà un nuovo tavolo in Prefettura“Abbiamo capito che la richiesta del Comune di Salerno non poteva avere un esito positivo e abbiamo chiesto un supporto alla Lega Calcio. Quest’ultima domani ci affiancherà e porterà una progettualità alla Questura e al Comune. Siamo convinti che domani riusciremo a trovare un compromesso per riuscire ad aprire la curva Nord fin dalle prossime partite. Andremo a mantenere la proposta che il Comune ha fatto, ma presenteremo un piano alternativo attraverso un benchmark che la Lega ha fatto di altri stadi in cui le tifoserie sono più calde e violente di quella di Salerno, che è una tifoseria a modo. Porteremo anche i dati del settore ospiti dell’Arechi, sono molto piccoli in termini di spettatori almeno per il 60% delle partite”.

L’amministratore delegato ha poi continuato: “E’ assurdo che una parte dello stadio resti chiusa. Questo club non vuole escludere dallo stadio le tifoserie ospiti, sarebbe antisportivo. Vogliamo migliorare la situazione per una questione di vivere l’Arechi avere una curva vuota per pochi tifosi ospiti non è un danno solo economico. Da spettatori passivi siamo stati chiamati a intermittenza dalle istituzioni. Domani presenteremo delle osservazioni alle istituzioni su come si può risolvere questa questione con il consenso di tutti. Siamo convinti che, avendo già sentito una pre-valutazione della Lega Calcio, sarà un’interlocuzione molto importante ma anche con analisi di alcuni casi specifici del nostro Paese”.

“Questo incontro non vuol essere un’invasione di campo della società. Ritengo che in alcuni momenti come questi il tutto deve partire da chi vive la situazione da tanti anni, ovvero i tifosi. Se dobbiamo portare delle istanze nelle prossime settimane mi piacerebbe farlo partendo da quello che i tifosi hanno da dirci. Mi auguro con cadenze precise questo dialogo continui per tanti mesi e anni. Volevamo non renderlo istituzionale, perché le cose istituzionali spesso non funzionano e bisogna organizzare cose spontanee”.

Progetto stadio

“Non ci siamo arresi sulla questione stadio, ci siamo stancati e lo abbiamo manifestato in alcune occasioni, siamo stati invitati al 97esimo dalla Regione alla conferenza stampa di presentazione del restyling Arechi. L’ad granata lamenta l’esclusione del club da ogni interlocuzione: “Sono una persona pacata, ma mi incavolo anche tanto a volte. Siamo un club educato, però il tempo della pazienza è finito. E’ passato un anno e abbiamo capito che gli azionisti di maggioranza sono i tifosi. Fino all’ultimo lotteremo. Avevamo chiesto una concessione diretta per fare dei lavori anche in modo veloce e in modo più libero. Per fare un’accoglienza decente ci abbiamo messo tredici mesi per avere autorizzazioni di mettere gazebi. Agiremo su questo punto in maniera molto forte”.

E spiega le alternative prese in considerazione dal club: “Andare a giocare a Eboli? Penso sia più realizzabile un progetto vicino Salerno. Non so se questo progetto del nuovo stadio partirà il prossimo anno, spero che parta quanto prima e se ciò non arriverà prenderemo le nostre determinazioni. Abbiamo ambizioni importanti, che non si misurano solo se compriamo un giocatore. Sono sul tavolo investimenti importanti per il centro sportivo nei prossimi mesi e vogliamo certezze sullo stadio”.

“Stadio in un comune limitrofo? Abbiamo preso in considerazione questa ipotesi, così come quella di sviluppare un centro sportivo in un comune vicino. La tipicità di questa società sta proprio nei simboli: Vestiti, Arechi. Ci dispiacerebbe molto virare altrove, l’Arechi l’identità di questa squadra. Avevamo iniziato con delle riflessioni poi ci siamo fermati dopo i primi mesi quando c’è stato questo intervento della Regione. Non possiamo stare in Serie A in una situazione molto complicata. Lo stadio è ai minimi storici per i bagni, rampe disabili. E’ un colabrodo, ci piove dentro, è un disastro. Se non abbiamo rassicurazioni nei prossimi 2/3 anni prenderemo anche in considerazione delle alternative. L’intento nostro però è rimanere all’Arechi, perché quella è l’identità della squadra. Sono convinto che la curva Nord la apriremo, ma non possiamo andare avanti oltre 2/3 anni in questa situazione precaria. Le giovanili oggi devono giocare fuori Salerno, non possiamo toglierci soddisfazioni in Serie A senza avere un centro sportivo”.

Nuovi innesti

A margine dell’incontro, Maurizio Milan ha fatto il punto sul mercato in entrata: “Il direttore lo ha ribadito, abbiamo la consapevolezza di voler fare degli innesti, sicuramente tre. Parlavamo di cinque giocatori e su questo non ci spostiamo, sono calciatori che hanno un nome e un cognome e un’identikit. Sono giovani, di prospettiva a e di club importanti, non vogliamo dare a Salerno dei rimpiazzi. Andremo avanti finché non li otterremo. Se qualcuno arriverà in settimana? Mi auguro di sì, siamo alle porte del Trofeo Iervolino e della Coppa. Non dipende solo da noi però, ma il presidente c’è e il budget anche”.

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