45 minuti con due conclusioni in porta da parte del Monopoli. Una bella parata, il gol subito dove forse non era ben posizionato. E’ pur sempre un’amichevole e quindi il giudizio è rimandato per Alessandro Micai, il nuovo portiere della Salernitana. L’ex Bari è il numero 1 di Colantuono e già sabato con il Palermo dovrà fare gli straordinari per chiudere le strade ai rosanero e portare i primi punti alla Salernitana. Il tecnico di Anzio si fida di lui, i tifosi all’ingresso in campo gli hanno tributato un bell’applauso e Micai si dimostra già pienamente nel progetto Salernitana: “Arriviamo all’esordio preparati e organizzati. Ovvio è che non abbiamo avuto tanti esempi per capire il nostro reale valore, soprattutto io che sono appena arrivato e ho disputato solo 3 partite. Non ci siamo misurati ancora con un avversario di pari valore“. E contro le piccole la Salernitana ha sempre vinto e segnato, ma anche subito troppi gol: “Il calcio d’agosto è strano e può regalare sensazioni positive o negative. Dobbiamo restare più lineari possibili. Sofferenza sul versante destro? Siamo un po’ tutti con l’acqua alla gola perché stiamo lavorando. Se prendiamo sempre gol è un problema generale, ci sono tanti nuovi giocatori che magari non hanno giocato insieme prima d’ora e devono fare ancora quadrato, rispetto ad altre squadre più collaudate si fa più fatica ma questo è normale. Il fatto di essere arrivato a fine ritiro può essere un problema nel collaudo del lavoro, ho un mese meno degli altri ma non deve essere una scusante. Faccio fatica perché sono nuovi compagni e non conosco perfettamente tutti, è normale che ci sia un attimo di incomprensione tra difesa e portiere o tra difesa e centrocampo. Dietro dobbiamo essere più attenti, serve rabbia e anche prestanza fisica. Ora è difficile avere tutto questo al 100%, ma quando ci troveremo di fronte i calciatori di qualità del Palermo presteremo molta più attenzione rispetto a quella mostrata contro le squadre amatoriali“.
Il sogno di ogni tifoso della Salernitana è raggiungere finalmente i playoff. “Attenzione – dice Micai – le retrocesse sono favorite perché sono leggermente più organizzate. Anche le neopromosse vanno tenute d’occhio, c’è sempre qualche sorpresa. Sarà un campionato tutto da vivere e il campo sarà l’ultimo giudice. Il nostro obiettivo primario è riuscire a imporre un bel gioco e una mentalità vincente: dopo aver raggiunto queste due cose, i risultati verranno. Non mi piace fare proclami, al più presto dovremo cercare di instaurare un bel rapporto tra noi. La ricetta è mentalità vincente più organizzazione per arrivare a grandi risultati.”
Micai questo campionato lo avrebbe potuto giocare con la maglia del Bari, ma purtroppo i galletti non sono riusciti a iscriversi al torneo. La Serie B si gioca a 19 squadre e dovrebbe cominciare venerdì, ma l’AIC minaccia sciopero. “Mi sono fatto un’idea, non è sicuramente una cosa che arriva da noi calciatori ma dall’alto. Se diranno di non giocare, non giocheremo. Non sono arrabbiato per quello che è successo, in questo calcio moderno tutto è possibile. Il Milan ha traballato, è capitato a Bari e Cesena quest’anno di fallire. Purtroppo è il calcio che è così. Io voglio giocare sabato, per me si può cominciare anche domani. Purtroppo in Italia la burocrazia fa andare le cose a rilento, l’AiC non ha minacciato nessuno. Prendiamo atto dell’eventuale sciopero, ma io sono stufo di questo e voglio giocare.”