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Messico, Ochoa convocato ma non giocherà la prima. Critica divisa, bordate di Campos

Ha sempre detto di sognare il sesto Mondiale e le possibilità ci sono tutte, fin dall’inizio del nuovo ciclo del Messico. Il nuovo commissario tecnico della Nazionale centramericana, l’argentino Diego Cocca, ha infatti inserito anche Guillermo Ochoa nell’elenco dei convocati per i prossimi impegni internazionali. Tuttavia l’estremo difensore granata potrebbe saltare almeno una delle due partite in programma a causa di scelte tecniche.

Le partite in programma

C’è la Nations League del Concacaf all’orizzonte. Il 23 marzo il Messico sfida in trasferta il Suriname, poi ospiterà al leggendario stadio Azteca la Giamaica il 26 (per la verità, in Italia sarà già 27). Stando a quanto trapela dal cronista specializzato nella Tricolor, David Medrano Felix, Memo potrebbe non prendere parte al primo – e piuttosto abbordabile – impegno della gestione Cocca. Ochoa resterà nella capitale ad allenarsi assieme ad un’altra manciata di calciatori, tra cui il napoletano Lozano, per poi essere invece disponibile contro i “reaggaeboys”. Saranno quindi gli altri due portieri, Antonio Rodriguez del Tijuana e Carlos Acevedo del Santos Laguna, a giocarsi il posto nella prima partita, nel tentativo di “insidiare” il difensore dei pali granata.

Le polemiche in Messico

Evidentemente Cocca punta a responsabilizzare tutti nel ruolo, sensibile alle voci polemiche che si sono levate in Messico relativamente allo scarso numero di alternative tra i pali. Ochoa ha pur sempre quasi 38 anni e una parte della critica, compreso l’ex leggendario portiere messicano Jorge Campos, ha evidenziato la necessità di testare anche a livello internazionale altri elementi per non farsi trovare impreparati. Passato alla storia anche per le sue sgargianti divise al Mondiale di Usa ’94, oltre che per un rendimento importante, Campos non le ha mandate a dire: “Con la convocazione di Ochoa si torna di nuovo indietro, c’è paura di lanciarsi nel futuro”.  L’opinione pubblica, come al solito in questi casi, si è divisa tra i fan sfegatati del numero 13 granata e i suoi detrattori. Non sono mancati attacchi diretti allo stesso portiere della Salernitana che, secondo alcuni commentatori tv, sarebbe protagonista di “un atto di individualismo assoluto perché vuole il sesto Mondiale a tutti i costi”. Memo risponde in campo e con i fatti.

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