Merino scommette su Rosina: “Può fare la differenza. Il ritiro può portare nuove energie”

Fantasia, questa sconosciuta. Alla Salernitana manca qualità e alla lunga i problemi sono emersi. Il cavalluccio non gioca bene, prima però arrivavano i risultati: nell’ultimo mese neanche quelli e Colantuono è stato costretto a fare un passo indietro. Ai granata servirebbe un calciatore come Roberto Merino, il nuovo allenatore spera di trovare un Rosina ispirato e pronto a trascinare la squadra: “Anche perché lui può dare quel quid in più –  ha detto Merino a Radio Alfa – Rosina è un classico numero 10, può fare la differenza anche solo con un passaggio vincente. È un calciatore importante per la Salernitana, però anche lui ha bisogno di un centravanti su cui appoggiarsi: ai granata serve un attaccante che finalizzi”.

Sicuramente Djuric e Jallow non riescono a incidere in zona gol, ma il ritiro può servire anche a trovare nuovi stimoli: “I calciatori a San Gregorio Magno devono motivarsi – continua Merino – Salerno è una piazza che non vuole mai mollare: bisogna sempre stare sul pezzo. Spero che i tifosi diano forza e morale per dare una carica speciale in più alla squadra. Il ritiro serve proprio a recuperare energie fisiche e mentali”.

La Salernitana viene dal ko di Carpi contro l’ex allenatore di Merino, Castori (“Non mi faceva mai giocare, ma non porto rancore”), adesso col Foggi serve una reazione. E il peruviano non vuol sentir parlare di squadra che giocava contro l’allenatore: “Quando si scende in campo lo si fa sempre per vincere. Un giocatore può litigare con il suo mister, ma tutto resta nello spogliatoio. Quando si gioca la voglia di fare i 3 punti c’è sempre e si vuole sempre dare il massimo. Salerno è una piazza che non conosce vie di mezzo, io in granata ho trovato la gioia e la sofferenza. A Salerno il calcio è pane, bisogna sempre dare il massimo senza rilassarti mai”.