Meno sei alla quota salvezza, prossimi 180′ importanti per scacciare paure e fantasmi

Meno sei alla salvezza. Il ko interno col Crotone impone un sostanziale bagno d’umiltà alla Salernitana ed una consapevole presa di coscienza della nuova realtà dei fatti, nonostante le compagini che precedono Di Tacchio e compagni in classifica abbiano rallentato (e di molto) la corsa nelle ultime settimane. Ma, almeno per una volta, i numeri non raccontano fedelmente la situazione di una Salernitana abulica, svuotata, demotivata. Una squadra fin qui incapace di dare continuità di risultati, ma soprattutto che trasmette l’impressione di non credere più al raggiungimento dell’obiettivo playoff. Né carne, né pesce insomma. E che farebbe bene ad iniziare a guardarsi alle spalle

Meglio badare al sodo e blindare quanto prima la pratica salvezza. Da questo punto di vista, fortunatamente, la classifica sorride ancora alla Salernitana che mantiene un rassicurante margine di sicurezza sulla quintultima posizione, attualmente occupata da Livorno e Venezia. Casualmente proprio le prossime due avversarie dei granata. Sarà obbligatorio tornare dal Picchi con dei punti in saccoccia e non solo per salvare la panchina sempre più tremolante di Gregucci. Altrettanto importante sarà, successivamente, muovere la classifica anche contro i lagunari di Cosmi. Centottanta minuti in cui la Salernitana dovrà scongiurare il pericolo di rimescolare definitivamente le carte del campionato ritrovandosi invischiata in una lotta serratissima come quella per non retrocedere.

La proiezione statistica fissa a 39 l’attuale quota salvezza. Con 40 punti i granata dovrebbero mettersi al riparo da qualsivoglia pericolo. Insomma mancano sei lunghezze, con ancora nove gare da disputare. Un traguardo ampiamente alla portata, una pratica che va chiusa il prima possibile. Per scacciare paure e fantasmi, per far sì che l’anno del Centenario non prenda una piega completamente opposta rispetto alle aspettative iniziali.