Media punti Serie A, granata a potenziali 43. Ma a gennaio inizia un nuovo torneo

Dopo la sosta per i Mondiali inizia un nuovo campionato. La frase è ormai inflazionata e sintetizza al meglio la Serie A 2022-23, un torneo spezzato in due dal primo Campionato del Mondo disputato in inverno che ha obbligato tutte le compagini ad una lunghissima pausa, inedita per il calcio italiano e diversa da quella legata al primo lockdown in era Covid. La ripartenza – dopo 7 settimane di stop – pone ovvie domande sulla capacità delle squadre di riprendere il filo lasciato il 13 novembre scorso quando sono andate in archivio le prime 15 giornate di campionato. Un’incognita che vale a tutti i livelli, dalla lotta scudetto alla volata per un posto nelle coppe, fino alla bagarre salvezza.

La Salernitana è arrivata alla sosta dopo le brutte prove di Firenze e Monza, ma comunque con 17 punti in saccoccia ed un distacco dal terzultimo posto di 10 punti. La media punti della truppa di Nicola è di 1,13 a partita nelle prime 15 uscite; proiettando questo dato sull’intero torneo, si ottiene un potenziale di 43,07 sufficienti per una permanenza in massima serie raggiungendo una soglia mai toccata nei 3 precedenti campionati di Serie A della Salernitana.

Il refrain del club granata è ovviamente il raggiungimento dei 40 punti, sinonimo di salvezza, nel minor tempo possibile. Eppure, guardando alla media punti delle squadre in queste prime 15 giornate, la quota minima per rimanere in Serie A potrebbe essere ancora più bassa di quella che è bastata alla Salernitana di salvarsi a maggio 2022 (31 punti con media di 0,81).

Le ultime tre della classe sono arrivate alla sosta con un bottino misero: l’Hellas Verona ha 5 punti (media di 0,33), la Sampdoria afflitta da problemi societari con 6 punti (media 0,40) e la Cremonese su cui tutti fanno i calcoli di punti ne ha 7 ma con zero vittorie (media punti di 0,47).

E’ difficile pensare che queste tre compagini non corrano ai ripari sul mercato per invertire la tendenza e quindi non è immaginabile che mantengano lo stesso andamento lento anche nelle rimanenti 23 gare che mancano alla fine del torneo. Ma ragionando per assurdo solo sui numeri e proiettando la media punti di tutte sulle 38 giornate, la Cremonese chiuderebbe con 17,73 punti, abbassando la quota salvezza a soli 18 punti. Come dire, la Salernitana sarebbe ad 1 sola lunghezza da questa quota per cui basterebbe un pareggio in 23 giornate per restare in massima serie.

Ma, appunto, dopo la sosta inizia un nuovo campionato e questa lunga pausa rimescola le carte. Come nella formula di diversi campionati Centro e Sud Americani, dopo il Torneo di Apertura c’è quello di Clausura e i conti si fanno alla fine. La parola d’ordine deve essere continuità e crescita, alzando l’asticella partita dopo partita e creando una mentalità vincente che entri nel Dna di questo club. L’ambizione della società è testimoniata dal respiro internazionale degli ultimi acquisti di mercato e dalla palpabile delusione che si respira dopo qualsiasi sconfitta. Se davvero la lotta salvezza dovesse mantenersi su numeri così bassi, la Salernitana avrebbe la ghiotta occasione di dimostrare il suo valore e cimentarsi con avversarie di prestigio senza l’ansia del baratro. E anche questa sarebbe una situazione inedita in 103 e passa anni di storia del club.