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Mazzocchi alla Festa Diocesana dei Giovani: “Fede è faro importante. Devo tutto a mia moglie”

C’era anche Pasquale Mazzocchi ieri sera al PalaBerlinguer di Bellizzi per partecipare alla Festa Diocesana dei Giovani. Con il coordinamento del sempre attivissimo don Roberto Faccenda, cappellano anche del club granata, sul palco davanti a mille giovani il calciatore granata ha portato la sua testimonianza assieme anche alla “iena” Filippo Roma, al cantante Leo Gassman e all’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Monsignor Andrea Bellandi. “Oggi la Salernitana ha vinto”, ha urlato Bellandi al termine del suo intervento alzando il pugno verso il cielo e chiamando letteralmente un coro da stadio.

Poco dopo sul palco è salito Mazzocchi. “La fede è un faro da seguire che ti aiuta soprattutto nei momenti difficili. Tutti quando siamo in difficoltà nella nostra vita cerchiamo di aggrapparci a qualcosa e la fede mi ha sempre portato avanti. Il calcio, lo sport in generale, è una delle poche cose rimaste che ci salva la vita. Salva dalla droga, dalla malavita. È una cosa seria. Bisogna dare tanto. Se dai tanto, esso ti regala tante soddisfazioni”, ha detto il giocatore prima di ricordare il grave lutto che lo ha colpito alla tenera età di nove anni con la perdita del suo amico del cuore: “Impossibili da superare da soli certe situazioni. Ero molto piccolo. Il consiglio che do a tutti è quello di non chiudersi in se stessi in queste situazioni. Bisogna farsi aiutare, accettare e cercare il confronto con le persone che ci vogliono bene”. 

Il discorso è scivolato sulla violenza sulle donne nella giornata internazionale della lotta ad essa: “Le nuove generazioni sono abbandonate a se stesse. Nella movida ci sono pochi controlli e sento di ragazze che hanno paura di uscire di casa la sera da sole. Inaccettabile. Mia moglie? A Tonia devo tutto, ogni sogno che ho realizzato. Mi ha seguito ovunque io sia andato, sacrificando la sua vita. Ci siamo conosciuti da piccoli in un movimento domenicano del nostro quartiere. Menomale che l’ho convinta a finire gli studi e non vedo l’ora che possa laurearsi: sarà un insegnamento bellissimo per lei e per i nostri futuri figli”.

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