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Mancava solo la Roma: i granata hanno strappato punti a tutte le squadre della Serie A 2022-23

“Non sono queste le partite in cui dobbiamo fare punti per la salvezza”. Quante volte i tifosi granata hanno ascoltato queste parole dopo una sconfitta in massima serie, dove il livello di competizione è elevato ed i top team fanno valere un divario tecnico ed economico dalla Salernitana, troppo spesso visto come avversario “abbordabile” a cui strappare via i tre punti senza troppe difficoltà, anzi magari facendo anche un pizzico di turn over dopo una gara europea infrasettimanale.

E’ innegabile che nel campionato di Serie A italiano ci siano delle squadre di fascia alta, contro cui non è un peccato mortale perdere. Ma è anche vero che i punti conquistati in questi scontri possono valere doppio, perché danno morale e perché non tutte le squadre della parte destra della classifica riescono a uscire imbattute dalle gare contro chi è al vertice. In caso contrario, la permanenza in massima serie si legherebbe solo ed esclusivamente agli scontri diretti.

Ecco, si può dire che la seconda stagione in Serie A per la Salernitana di Iervolino, in particolar modo quella targata Paulo Sousa, ha sancito ufficialmente un’inversione di tendenza rispetto al refrain che vedeva i granata vittima sacrificale di alcune partite, quelle contro le big. E non si può ridurre tutto al fatto di non essere più una neopromossa.

Il punto dell’Olimpico, infatti, permette di chiudere un cerchio: nella stagione 2022-23 la Salernitana è andata a punti contro tutte e 19 le squadre di massima Serie. Mancava appunto la Roma, che aveva vinto al debutto all’Arechi.

Deve entrare nella testa dei giocatori, ovunque possiamo competere. Poi alla fine si può vincere e perdere, ma dobbiamo giocarcela sempre. Per consolidare la nostra mentalità non posso pensare di abbassare la concentrazione e il livello di gioco. Non c’è niente di meglio che competere contro le big per creare una cultura della vittoria” ha dichiarato Paulo Sousa in sala stampa, lasciando intendere che è obiettivo della società creare questa mentalità vincente all’interno della rosa e dell’ambiente.

E Paulo Sousa ha un ruolino che è in linea con le aspettative del club: dal suo arrivo 3 vittorie, 9 pareggi e 2 sole sconfitte. Il portoghese ha fatto punti contro il Napoli capolista e campione d’Italia, riuscendo a posticipare la festa per l’aritmetico scudetto, poi contro l’Inter finalista di Champions’, la Roma finalista di Europa League, la Fiorentina finalista di Conference, il Milan e l’Atalanta che lottano per l’Europa.

Le uniche due sconfitte del portoghese sono arrivate contro Lazio ed Empoli; ma ci aveva pensato Davide Nicola a fare punti contro Sarri e Zanetti. Nelle prossime due la Salernitana affronterà Udinese e Cremonese, con cui sono arrivati due pareggi nel girone di andata. La Salernitana è la squadra che ha pareggiato più di tutte in questa Serie A (15 volte), ed ha appena tagliato il record di punti (39) in un singolo torneo.

Quello che più interessa, però, è che nessuno – in questo momento – è felice di affrontare i granata, ritenuti avversario ostico e pericoloso.  Da “non sono queste le partite in cui dobbiamo fare punti per la salvezza” a “possiamo fare punti con chiunque” il passo non è affatto breve. La crescita continua e passa anche da questo cambiamento di mentalità propedeutico a lanciare la Salernitana in una nuova dimensione calcistica.

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