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Lotito prova (invano) a bloccare la vendita: diffida ai trustee. Isgrò: “Abbiamo lavorato al meglio”

“Il nostro è stato un ruolo tecnico e crediamo di averlo svolto al meglio. Esposti dei fondi esteri? Che li facessero, per ora sono solo minacce. Non vediamo l’ora che denuncino”. Susanna Isgrò di Melior Trust dispensa la massima serenità sull’operato suo e del collega Paolo Bertoli di Widar: i due ormai ex trustee della Salernitana ieri erano infatti a Scafati, nello studio del notaio Coppa, per apporre le firme sul passaggio di proprietà del club alla Idi Srl di Danilo Iervolino. Poche parole di sfuggita, da parte della Isgrò, per confermare la propria certezza di aver agito sempre  con correttezza e trasparenza.

La diffida sul filo di lana

Ed oggi, sul quotidiano Il Mattino, arriva anche la notizia del tentativo in extremis portato avanti da Claudio Lotito di bloccare la vendita della società. Tentativo evidentemente fallito. L’ex co-patron, tramite l’avvocato Gian Michele Gentile e per conto della Omnia Service One (la società che deteneva il 50% della Salernitana, intestata a Enrico Lotito, suo figlio) ha spedito due giorni fa alla pec del trust una lettera di diffida a non provvedere alla stipula del contratto perché frutto di una cessione “a prezzo macroscopicamente incongruo”. Nella stessa, è richiesta anche la ricezione entro ventiquattro ore della dettagliata relazione dell’operato del trust in questi mesi, con ovviamente il rendiconto di tutte le offerte ricevute e delle motivazioni che hanno portato ai rifiuti. Anche la Morgenstern, società della famiglia Mezzaroma, pare abbia inviato una missiva, comunque senza diffida e contenente solo richiesta di avere le carte per analizzare la questione. Quanto alla diffida, avendo proceduto alla firma dell’atto, è stata ignorata dai trustee, che pare abbiamo girato immediatamente tutto per conoscenza alla Federcalcio.

La relazione

Non è un mistero che i due imprenditori romani siano rimasti molto scottati e delusi dalla vendita della società granata per “soli” dieci milioni, rispetto alle loro aspettative iniziali ed anche alle perizie fatte a luglio scorso. Tutto, però, è cambiato nei mesi a seguire, con diversi fattori che hanno determinato una certa svalutazione della Salernitana, non ultimo il tempo che stava per scadere. Nell’atto di trust è previsto come obbligo per i rappresentanti di Melior e Widar quello di presentare ai disponenti il riassunto di tutte le attività fatte entro i trenta giorni dalla chiusura di tutte le attività. Che, con la cessione e il saldo definitivo del conto da parte di Iervolino, si sono chiuse ieri.

Strascichi

Isgrò e Bertoli, come è noto, hanno declinato diverse offerte provenienti da fondi stranieri o comunque da mittenti opachi, che hanno presentato scarsi riferimenti e garanzie. Hanno denunciato alla Procura di Roma il fondo lussemburghese Toro Capital per irregolarità nella lettera fideiussoria, mentre il fondo svizzero Pacific Global Capital Management ha annunciato azioni invece contro il trust. Sicuramente entrambe le faccende andranno per le lunghe e non metteranno a repentaglio il passaggio regolare di quote nelle mani di Iervolino.

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