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Lotito a TeleBari: “Ho una grande voglia di rilanciare il calcio a Bari. Promozione in C? Si può”

AGGIORNAMENTO 30/7 ORE 16.30. Claudio Lotito ha concesso un lungo intervento a TeleBari, ribadendo ancora una volta la voglia di riportare subito i galletti nel calcio che conta. “Quanto mi intriga da 1 a 100 l’idea di rilanciare il calcio a Bari? 120, perché sono molto legato ai miei natali (il nonno era di Corato, ndr) e perché adoro le sfide, la tifoseria deve capire che un progetto va avanti solo se c’è dietro una grande organizzazione, si vince tutti insieme e si perde tutti insieme, tutti devono essere protagonisti nel proprio ruolo senza interferenze e confusioni. Se sono pronto? Certo, ma voglio andare in un posto in cui sono ben accetto, voglio creare le condizioni per far ripartire il Bari come merita, come piazza di un certo livello che ha un grande bacino di utenza e una fortissima passione. Tutte le norme che dicono che il Bari non potrebbe poi salire in C sono tutte fesserie, le norme prevedono la possibilità di raggiungere la Serie C o la Serie B per merito sportivo e poi darebbero eventualmente alla proprietà 3 mesi di tempo per decidere se vendere o meno”

 

AGGIORNAMENTO 30/7 ORE 11. Claudio Lotito è atterrato a Bari, dove a breve sarà ricevuto dal primo cittadino del capoluogo pugliese. Si parlerà del progetto di rilancio dei biancorossi che dovranno ripartire dalla D dopo la mancata iscrizione alla prossima cadetteria. Secondo quanto riportato dal sito de Il Quotidiano Italiano, Lotito sarebbe sbarcato all’aeroporto di Palese intorno alle 10 a bordo di un aereo privato. Ad attenderlo un noto imprenditore barese accompagnato da altre due persone. Preallertato Alberto Bollini per la panchina del nuovo Bari.

 

VASTO (CH). Claudio Lotito è interessato al Bari, arriva anche la conferma da parte dell’imprenditore romano. Il co-patron della Salernitana infatti, ai microfoni di TuttoBari, ha parlato della possibilità di investire nel capoluogo pugliese: “Al di là della volontà del sottoscritto, mi auguro che il sindaco scelga al meglio nell’interesse della città – Ha esordito Lotito – Fare calcio non comporta solo avere disponibilità, serve conoscere meccanismi e strutturare il club in poco tempo. Provengo dal mondo dell’impresa, fare calcio non è facile. Bisogna costruire un’amalgama sana. Bari merita una soluzione definitiva, stabile e solida. Ritengo ci siano le condizioni per ripartire bene. Non voglio fare alcun tentativo, farei questa operazione solo se sono ben accetto da tutti. Sarei felice di mettere le mie risorse a disposizione per questa squadra. Qualora dovessi avere riscontro dell’accettazione della possibilità di poter intervenire, lo farò subito con organizzazione e mezzi importanti”.

Una volontà, quella di Lotito, già manifestata al sindaco Decaro:“E’ un fatto formale più che sostanziale. Abbiamo comunicato verbalmente la nostra intenzione di intervenire. Questa può essere esercitata direttamente o indirettamente. La norma dà al sindaco la possibilità di decidere come meglio crede. Se il sindaco ci darà l’ok, domani procederemo con la costituzione della società. Noi abbiamo già pronta la documentazione necessaria per dimostrare il nostro piano di sviluppo, anche sul piano delle risorse”.

Lotito ha poi spiegato la scelta di investire in quel di Bari: “Ho ricevuto l’invito da parte di alcune persone che mi hanno chiesto di  risolvere questa situazione. Lo farei per il bene della collettività, mi piacciono le sfide ma ho sempre detto che se non mi desiderano, è inutile intraprendere questa avventura. Se c’è il clima giusto, si può ripartire. A Bari c’è passione e trasporto per questa squadra. Dovremo cercare di riportarla nelle categorie che più gli competono. Mio nonno, ovvero il padre di mio padre, è di Corato: ho un legame particolare con questo territorio”.

Anche a Bari temono il nodo multiproprietà: “La norma è molto chiara e dice che chi parte dalla serie D, può raggiungere gli obiettivi per meriti sportivi. Una volta raggiunti, entro tre mesi devi fare una scelta. Se porto il Bari in A, è chiaro che poi dovrò fare una scelta tra i club da me posseduti. Non c’è alcun vincolo ai fini dei risultati raggiunti: il vincolo esiste solo per la proprietà.  Intanto bisogna andare per gradi: il ripescaggio in C è praticamente impossibile. La Bari è in serie D e bisogna riportarla nel calcio professionistico. La prima cosa sarà l’iscrizione e poi ci dovrà essere una crescita negli anni al fine di strutturare la società. In ogni categoria serve una determinata struttura”.

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