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Lombardi, rientro show. Figc motiva il no allo sconto: “Baroni conferma, con la Cremonese voleva colpirlo”

Cristiano Lombardi ha bagnato il suo ritorno con una importante doppietta, dopo i due turni di squalifica inflitti dal giudice sportivo in seguito all’espulsione ingenua rimediata contro la Cremonese. Gian Piero Ventura, nell’assolverlo parzialmente (“Non mi sembrava avesse calciato con l’intento di colpire l’arbitro, due giornate mi sembrano troppo”) aveva comunque redarguito il ragazzo: “Dovrebbe solo chiedere scusa, ha commesso un’ingenuità in un momento in cui avremmo potuto accelerare per vincere la partita che era nelle nostre mani”, aveva detto al termine del match pareggiato contro i grigiorossi.

L’ex laziale è rientrato in campo proprio nel giorno in cui la Corte Sportiva d’Appello della Figc ha pubblicato le motivazioni del respingimento del ricorso che lo stesso Lombardi, imbeccato dalla Salernitana e difeso dall’avvocato Gian Michele Gentile, aveva inoltrato per provare a ridurre lo stop forzato. Nella riunione del 2 luglio scorso, infatti, i giudici della Figc avevano detto no (clicca qui per leggere l’articolo). Ieri hanno spiegato anche il perché, ricordando che il Giudice Sportivo aveva così motivato il provvedimento: “Per avere, al 36° del secondo tempo, a seguito di una decisione arbitrale calciato con forza il pallone in direzione del Direttore di gara, senza colpirlo”. Nelle motivazioni della Corte d’Appello presieduta dal professor Piero Sandulli e composta da Daniele Cantini, Fabio Di Cagno e dal rappresentante AIA, Carlo Bravi, è spiegato che “il reclamante, con il ricorso introduttivo, ha chiesto l’annullamento della sanzione inflitta, con conseguente riduzione della squalifica ad una giornata, in relazione all’espulsione dal terreno di gioco. Il calciatore ritiene la sanzione irrogata dal Giudice Sportivo eccessivamente severa in quanto la sua reazione, istintiva, ed inadeguata e scaturita in occasione di una decisione arbitrale, non era volta a colpire il Direttore di Gara. Infatti il pallone, da lui calciato verso l’alto, non ha colpito alcuno, tanto meno l’arbitro, finendo poi fuori dal terreno di gioco e dalla parte opposta”. La commissione ha ritenuto di ascoltare, sul punto, l’arbitro della gara contro la Cremonese, il signor Niccolò Baroni di Firenze che, raggiunto telefonicamente durante la camera di consiglio, “ha confermato la dinamica dell’evento così come riportata nel referto di gara, precisando che il pallone, calciato con violenza dal Sig. Lombardi, era indirizzato verso la sua persona, tanto che è passato vicino alla sua testa. La condotta tenuta nella circostanza dal tesserato della società Salernitana deve essere qualificata come irriguardosa e, come tale, sanzionata ai sensi dell’art. 36, c. 1, CGS, con la squalifica per due giornate effettive di gara”. Insomma, ha fatto fede la testimonianza di Baroni per il respingimento del ricorso presentato dall’esterno. Che si è consolato… tornando in campo con la doppietta al Cittadella in una gara arbitrata da Volpi, altro toscano.

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