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L’ex Gigliotti: “Situazione difficile, mi manca il campo. Non vedo l’ora di diventare papà”

Il Crotone ha conquistato il secondo posto prima dello stop e lo dovrà difendere, per conquistare la promozione diretta, alla ripresa. In casa rossoblù ha parlato, ai canali ufficiali, l’ex difensore della Salernitana Guillaume Gigliotti: “Questa situazione è abbastanza dura e un po’ complicata perché dobbiamo stare chiusi in casa ma io ho la fortuna di avere la compagnia di mia moglie e del nostro cagnolino quindi la mia quotidianità non è molto cambiata, però dopo tutto questo tempo mi manca molto il campo e anche il fare solo una semplice passeggiata. Sono sicuro che presto tutto si risolverà e ne usciremo più forti di prima, sarà un nuovo inizio per tutti. Per ora penso che ci siano ancora troppi morti per pensare al calcio. Aspettiamo le decisioni che prenderà il Governo, l’importante è che ci siano tutte le condizioni giuste per farci riprendere”

Gigliotti poi descrive la sua ruotine giornaliera in questa quarantena: “Mi sveglio presto la mattina e dopo la colazione mi alleno col programma che ci invia il preparatore per mantenerci in forma. Il resto della giornata la passo tra serie tv, film, play station ed in più aiuto mia moglie a fare le pulizie ogni tanto ed ho anche imparato a cucinare: devo ammettere che mi piace. La play station è una vera e propria passione, ci gioco da sempre e soprattutto in questo periodo ancora di più. Abbiamo fatto anche un torneo con altri calciatori di Serie B e sono stato eliminato soltanto in semifinale dove ho trovato uno più bravo di me. Però all’iniziativa hanno preso parte altri mie compagni di squadra e sono usciti al primo turno ma non faccio i nomi”. Il classe ’89 attende poi di diventare papà: “Mia moglie è in dolce attesa, la data presunta del parto dovrebbe essere il 20 maggio ma spero che avvenga già prima la nascita perché non vedo l’ora di vederla. La chiameremo Alyss e nascerà a Crotone”. L’ex Foggia è ormai di casa in Italia, dove gioca da dieci anni: “Non mi ero neanche reso conto di giocare in Italia da così tanto tempo, spero di finire la mia carriera qui perché ormai mi sento a casa. Tra l’altro festeggio questi 10 anni in Calabria e i miei nonni erano di origine calabrese, quindi non potevo trovare modo migliore”.

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