Connect with us

News

L’ex Amore: “Situazione inaspettata, i tifosi vadano allo stadio. Resettare per ripartire e sognare”

Oggi talent scout, in passato centrocampista anche con la maglia della Salernitana in due parentesi quella del 1995/96 e quella del 1997/98, entrambe in cadetteria. Enrico Maria Amore è intervenuto nel classico appuntamento del giovedì ad Amici Granata su TvOggi. La prima analisi è sul momento difficile e sulla figuraccia di Foggia: “La situazione della Salernitana è inaspettata da tutti, nessuno l’aveva ipotizzata o auspicata chiaramente. Le difficoltà, le delusioni, i malumori sono un dato di fatto, ma la squadra è un patrimonio dei tifosi. Inutile contestare adesso, non presentarsi, va riempito lo stadio domenica, per raggiungere l’obiettivo. Ora la priorità è solo la squadra, poi si penserà al futuro, però serve ripartire dalla B. Avere lo stadio pieno conta e i giocatori devono cacciare gli attributi. Non esiste che i tifosi mettono pressione, anzi danno carica alla squadra. La prestazione di ieri è stata brutta, non mi è piaciuto vedere la squadra non reagire dopo il 2-0, lì ho visto qualcosa che non andava. Anche alcuni atteggiamenti erano sbagliati, in certi momenti vanno evitati, non serve accusare i compagni degli errori, quando spesso si è i primi a commetterli. Il 3-5-1-1 poi mi è sembrato troppo rinunciatario e d’attesa. Questa situazione credo sia frutto di mancate sintonie in squadra, comportamenti sbagliati. Quando si è dimesso Colantuono, arriva Gregucci, si vince col Foggia e Vitale a fine partita dice che con l’ex allenatore non si era sereni e tranquilli. Questo non è normale, qualcuno non aveva il polso della situazione, evidentemente l’addio di Colantuono è stato deciso da qualche giocatore”.

Da ex Amore parla poi del modus operandi dei calciatori granata: “Sicuramente giocarsi una salvezza cambia gli atteggiamenti dei calciatori, serve dare tutto e scendere in campo col coltello tra i denti. Giocare sapendo di poter vincere e di competere per qualcosa di importante è diverso. I patti nello spogliatoio ci saranno stati sicuramente, si saranno parlati i calciatori. Non si doveva arrivare all’ultima partita. Ognuno adesso dentro di sè deve tirare fuori quel qualcosa in più. Quando manca unione, ci sono mugugni e i risultati sono questi. Io penso che un allenatore non possa far vincere le partite, ma possa farle perdere, il resto devono farlo i giocatori. Serve sempre unità di intenti. La proprietà ha le sue idee sì, ma in campo ci vanno i calciatori, loro devono avere la voglia di vincere e nessuno gioca per perdere. Quando si vince ci sono programmazione, costruzione e valori. E’ il contesto a fare tutto”.

L’ex centrocampista poi predica attenzione per la sfida al Cosenza e si proietta al futuro: La squadra ha evidenziato che non abbia le qualità per salire in massima serie, le ha per salvarsi, ma deve tirarle fuori adesso. E’ difficile capire se ci riuscirà. Attenzione al Cosenza, è salvo, ma viene a giocare con la testa libera e vi posso garantire che giocherà bene. La Salernitana deve avere lo stesso spirito del Foggia, avere un obiettivo e conquistarlo. I calciatori devono isolarsi dall’ambiente esterno e dare il 110%. Se dovesse finire bene comunque andrà chiesto scusa ai tifosi. Poi va resettato tutto, mi auguro un chiarimento della società, va dato un segnale. Salerno deve sognare perché può permetterselo e se lo merita, è una piazza da palcoscenici importanti”.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News