L’erba dell’Arechi resta verde, giardiniere tra i pochi a continuare. Convenzione verso rinnovo d’ufficio?

L’erba dell’Arechi resta verde e non c’è il pericolo che alla ripresa del campionato – sia essa a fine maggio oppure direttamente con la prossima stagione ad agosto – si possa assistere a scene di un campo spelacchiato o, peggio ancora, abbandonato. La manutenzione del manto erboso dell’impianto di via Allende, infatti, prosegue regolarmente: il giardiniere della ditta Italverde Tanci, quella a cui la Salernitana – affidataria della cura del prato – si affida da anni, continua infatti ad operare. Insieme ad alcuni funzionari comunali e a pochi dipendenti di Salerno Pulita, infatti, è l’unico a poter avere accesso alla struttura sportiva, chiusa dal Comune di Salerno come le altre.

A proposito di stadio, Comune e Salernitana. Nell’elenco di misure urgenti che la Figc porterà a stretto giro all’attenzione del Governo per fronteggiare la crisi economica che l’epidemia di Covid 19 porterà anche nel settore calcistico (clicca qui per leggere la nota completa), figura la proroga delle concessioni d’uso di impianti sportivi e la sospensione del pagamento dei canoni di locazione e concessione. Un aspetto che interessa da vicino il club di Lotito e Mezzaroma, che vede in scadenza al prossimo 30 giugno la convenzione stipulata con l’amministrazione comunale per l’utilizzo dello stadio Arechi e del campo Volpe. Le parti avevano timidamente iniziato a ragionare di un possibile rinnovo, magari cambiando le carte in tavole rispetto agli accordi precedentemente intercorsi, che prevedevano una compensazione nel rapporto dare/avere (in maniera semplificata… fitto e percentuali incassi/tasse di concessione pubblicitaria contro la quota da corrispondere per la manutenzione del prato, nda). Ebbene, con le nuove misure che il Governo potrebbe presto prendere in favore di una rapida ripresa del movimento calcio, si profila il prolungamento d’ufficio fino al 2021 della convenzione attualmente in essere. Un provvedimento che toglierebbe le castagne dal fuoco, consentendo sia al Comune di Salerno che alla Salernitana stessa di pensare a cose più urgenti ed importanti, pur sempre con la sicurezza di poter contare sull’utilizzo delle strutture che sono fondamentali per la prosecuzione dell’attività di prima squadra e formazioni giovanili, scuola calcio compresa.