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Legowski esulta con l’U21: “Salerno scelta giusta, sogno la Champions ma vado a piccoli passi”

In patria è considerato uno dei giovani più intriganti della sua generazione, lo conferma il fatto che le rappresentative Nazionali lo tengano costantemente in considerazione. Il centrocampista granata, Mateusz Łęgowski, ha raccolto ieri l’ennesima maglia da titolare con la sua Under 21 che ha piegato i pari età dell’Estonia, ma un anno fa di questi tempi (era il 22 settembre 2022) aveva trovato l’esordio nella Nazionale maggiore contro l’Olanda in una partita della Nations League.

Il trasferimento dal Pogoń Stettino alla Salernitana, in un campionato illustre e complicato come quello italiano, non ha sorpreso quindi gli addetti ai lavori, che a quelle latitudini conoscono l’allenatore granata Paulo Sousa ex Commissario Tecnico proprio della Polonia.

In un’intervista rilasciata alla sua federazione il polacco ha rivelato le sue sensazioni dopo il primo mese alla Salernitana: “L’Italia era una delle destinazioni in cui volevo andare. Conosci una nuova cultura, nuove persone. Il mio sogno è giocare in Champions League, ma per ora voglio solo fare i prossimi passi. Credo che questo sia l’approccio migliore. Voglio crescere e il resto verrà da sé”.

Sul trasferimento in un altro paese: “Non c’è stato un momento in cui mi sono detto ‘voglio andarmene al cento per cento’, la mia testa era concentrata sulle partite del Pogoń (che era impegnato nei preliminari di Conference League nda). Ho sentito che c’era interesse ma ho considerato l’argomento solo quando era già arrivata un’offerta concreta. Tutto è successo rapidamente, praticamente da un giorno all’altro. Sono riuscito a mettere a fuoco la proposta e a chiedermi se sarebbe stata una buona mossa, se fosse un buon posto per me. Ho parlato della prospettiva con i miei cari, con i miei genitori, con l’allenatore Patryk Dąbrowski, col quale mi consulto per le questioni più importanti. Ho parlato anche con Marcin Listkowski, che è a Lecce. Mi ha aiutato moltissimo e mi ha dato preziosi consigli e opinioni. Erano conversazioni importanti, ma alla fine la decisione spettava a me. Ho realizzato che la Salernitana sarebbe stata una buona scelta, ho ritenuto che fosse la decisione giusta”.

Potrebbe aver inciso anche la presenza di Paulo Sousa a Salerno, ex ct della Nazionale polacca? Łęgowski spiega: “Prima del trasferimento avevo sentito che l’allenatore mi voleva, ma abbiamo avuto un colloquio faccia a faccia solo dopo il mio arrivo in Italia. L’allenatore mi ha detto quale era la sua idea per me, dove mi vedeva, come dovevo funzionare nella squadra, quali erano i miei compiti. È stata una conversazione specifica sui compiti in campo. Sono arrivato in squadra dopo il periodo di preparazione, quindi è come aver frequentato un corso accelerato per diventare giocatore della Salernitana”.

Sulla rosa granata, il polacco ha rivelato: “Mi piace, ne sono felice. Abbiamo una squadra molto interessante e ben costruita. È un mix di giovani e giocatori più esperti. Ci sono giocatori da cui puoi imparare. Dipende solo da me quanto velocemente riuscirò a prendere confidenza con la Serie A e ad acquisire esperienza in questo campionato”.

Dopo il prestito al Valencia nella stagione 2019/20, dove ha giocato nell’Under 19 e si è allenato anche con la prima squadra, il classe 2003 è pronto a cogliere l’opportunità: “Sapevo più o meno cosa aspettarmi e come affrontare il tutto. Anche conoscere lo spagnolo mi aiuta. Parlo anche inglese e posso parlare con lo staff in due lingue. Abbiamo gli argentini Fazio e Martegani in squadra, c’è Guillermo Ochoa dal Messico e posso parlare con loro in spagnolo. Conoscere lo spagnolo mi aiuta anche a capire e imparare l’italiano. – dice Łęgowski – Alcune persone hanno bisogno di un periodo di ambientamento più lungo, altre lo supereranno più velocemente. Adesso va tutto bene, ma so che potrebbero arrivare momenti più difficili. La cosa più importante è fare il proprio lavoro”.

Łęgowski è rimasto anche incantato dalla nuova destinazione: “Andare in Italia è il sogno di tanti giocatori, non solo per l’alto livello del calcio lì. L’Italia è un posto molto bello in cui vivere. Il clima, i paesaggi e la natura sono meravigliosi. Finora non ho avuto nemmeno il tempo di andare tanto in giro e vedere la zona. Penso che dopo il ritiro delle Nazionali ci sarà un periodo un po’ più tranquillo, visiterò la città e la Costiera Amalfitana, perché ho sentito dire che è davvero bella. Probabilmente andrò anche a Napoli. Credo di essere nel posto giusto, perché il santo patrono di Salerno è San Matteo, e qui c’è una cattedrale a lui dedicata. Non è una città molto grande, ma, come in Italia, i tifosi sono appassionati di calcio. Li incontri ad ogni passo, il che è anche un bel fattore. L’Italia era una delle destinazioni in cui volevo andare. Conosci una nuova cultura, nuove persone. Il mio sogno è giocare in Champions League, ma per ora voglio solo fare i prossimi passi. Credo che questo sia l’approccio migliore. Voglio crescere e il resto verrà da sé”, conclude il ventenne.

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