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L’affondo di Sabatini: “Cialtrone chi parla di instant flop. Ok errori, ma ci sono modi e modi…”

Walter Sabatini non le manda a dire. Ha fatto mea culpa, ci ha messo la faccia e non intende mollare finché la matematica darà speranze. Certamente ha commesso qualche errore pure lui, ma le condizioni sono ed erano quelle note a tutti. Il direttore sportivo della Salernitana, comunque in bilico per quel che riguarda l’anno prossimo come traspare dalle sue stesse dichiarazioni rese qualche giorno fa (clicca qui per leggere), ha voluto affidare ancora una volta ai social network il suo stato d’animo. È di rientro a Salerno, dopo due giorni trascorsi per motivi personali a Roma.

L’affondo su Instagram

“La seconda cosa che farò rientrando a Salerno, dopo uno stop di 2 giorni a Roma, sarà chiedere scusa a Federico Fazio per non aver spiegato bene a quei signori che oggi lo bastonano con giudizi e voti al limite del dileggio, cosa ha fatto e a che cosa ha rinunciato per venire a prendere questo rischio a Salerno. Gli errori, quando ci sono, li vedo anche io, ma ci sono modi meno oltraggiosi di raccontarli, magari dicendo che, prima di farlo, il fallo presunto su Belotti lo ha subito lui stesso e che è sempre stato in campo senza accampare dubbi o scuse già dal primo giorno. La prima cosa che farò sarà guardare l’allenamento e salutare il mister e i ragazzi che per me non saranno mai l’instant flop come qualche cialtrone di cui non conosco l’identità, li ha definiti bollando loro e me senza esitazione alcuna con un epitaffio. Mi pare inutile dire che questi ragazzi hanno giocato alla pari con tutti e spesso molto meglio”, si legge sul profilo Instagram gestito dal figlio di Sabatini per motivi… logistici. Il dirigente prova a difendere quanto fatto da gennaio ad oggi e il suo fedelissimo Fazio, tuttavia protagonista di prestazioni oggettivamente ben al di sotto della sufficienza.

Ma contano i risultati

Dall’ex giocatore di Roma e Siviglia ci si aspettava molto di più e – sebbene, se dovesse essere retrocessione, non sarebbe certo colpa dell’argentino – i dati di fatto dicono che, purtroppo per lui e per la Salernitana, c’è il suo zampino in negativo in diversi episodi che hanno donato gol alle squadre avversarie. Se non si oltrepassano certi limiti, dunque, le insufficienze anche pesanti non possono non far parte del paniere da destinare a un giocatore peraltro con un curriculum importante. Iervolino, qualche settimana fa, bacchettò Ribéry dicendo chiaramente che “non basta il passato” (clicca qui per leggere); va da sé che anche ora, a maggior ragione se vi sono altri elementi in organico (Dragusin o uno Strandberg che spera di essere reinserito in lista, per non parlare dei vari Gagliolo e Veseli), la legge può valere anche per Fazio. A questo punto il difensore, che ha firmato a gennaio un contratto fino al 2024, quando avrà 37 anni, è chiamato a riscattare le prime negativissime sue otto partite. Lo farà dopo Roma: domenica è squalificato.

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