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La Salernitana suona il rock! Esordio boom in campionato, Pescara abbattuto: all’Arechi finisce 3-1

TABELLINO SALERNITANA-PESCARA 3-1

SALERNITANA (3-5-2): Micai; Karo, Migliorini, Jaroszinsky; Cicerelli, Akpa Akpro (41’ st Odjer), Di Tacchio, Firenze (14’ st Maistro), Kiyine; Jallow (35’ st Djuric), Giannetti. A disp: Vannucchi, Russo, Lopez, Calaiò, Kalombo, Morrone, Carillo, Musso. Allenatore: Gian Piero Ventura.

PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Balzano, Bettella, Campagnaro, Del Grosso; Busellato (26’ st Ventola), Bruno, Memushaj; Galano, Tumminello (38’ st Di Grazia), Brunori (46’ st Maniero). A disp: Kastrati, Cisco, Ciofani, Palmiero, Ndiaye, Zappa, Borrelli, Kastanos, Cipolletti. Allenatore: Luciano Zauri.

Arbitro: Antonio Rapuano di Rimini (Lanotte/Zingarelli). IV uomo: Moriconi di Roma 2.

NOTE. Marcatori: 36’ pt e 33’ st Jallow (S), 9’ st Campagnaro (P), 37’ st Giannetti (S); Ammoniti: Firenze, Karo (S), Balzano, Memushaj (P); Angoli: 4-5; Recupero: 3’ pt – 5’ st; Spettatori: 8931 di cui 280 da Pescara.

 

Non è il caldo ma è la Salernitana che alza la temperatura. I granata battono il Pescara all’esordio in campionato sotto un sole che illumina e scalda il primo impegno stagionale e fanno divertire come mai era successo nella passata stagione i tifosi del cavalluccio: davanti ai 9mila dell’Arechi finisce 3-1, ma il risultato poteva essere addirittura ancora più rotondo. Segna due volte Jallow, due gol del vantaggio. La ciliegina sulla torta la mette Giannetti con un eurogol. È naturalmente presto per dare giudizi, sono solo i primi 90 minuti del campionato però oggi la Salernitana ha dominato contro un avversario forte che punta ai playoff. La mano di Ventura si inizia a vedere, Lecce è solo un ricordo. E se il buongiorno si vede dal mattino….

LA CRONACA. Ventura aveva dato la formazione in conferenza stampa alla vigilia e oggi non regala sorprese. Scelte obbligate in difesa dove c’è Migliorini al centro, Akpa Akpro e Firenze fanno le mezze ali. Cicerelli prende il posto dell’acciaccato Lombardi e la sua è un’ottima partita: pimpante, generoso, anche originale nelle scelte. Il primo tempo della Salernitana è da applausi, i granata prendono in mano il pallino del gioco e non lo lasciano più. Il giropalla parte sempre dal basso e coinvolge spesso anche Micai, quando però gli scambi sono veloci la Salernitana esce bene dal primo pressing del Pescara e si distende con ordine e brio. Zauri schiera i delfini con il 4-3-3, a centrocampo c’è la corsa del fischiatissimo ex Busellato, mentre Bruno in regia è troppo lento e la fluidità di gioco dei biancoazzurri ne risente. Allora la partita la fa la Salernitana e oltre al gioco c’è di più. Ci sono le occasioni, che si presentano numerose soprattutto nei primi 45 minuti quando le energie sono maggiori nonostante un caldo infernale. Già dopo 8 minuti Akpa sfiora il gol colpendo la parte alta della traversa, su un cross di Firenze e una smanacciata impacciata di Fiorillo che però si rifà, sempre su Akpa, al 15’ respingendo un destro dai 25 metri. Tutte le azioni dei granata passano dai piedi di un ispiratissimo Sofian Kiyine che coniuga giocate da platea a colpi utili per l’organizzazione della manovra. Anche Firenze è nel vivo del gioco, mentre Akpa Akpro corre a tutto campo e fa doppia fase. Più fuori dalla partita invece Giannetti e Di Tacchio, anche se entrambi ricoprono un ruolo chiave in fase di non possesso: quando la Salernitana perde palla, i ragazzi di Ventura si schierano tutti nella propria metà campo e aspettano prima di aggredire. Il primo a salire è Giannetti, chi invece si preoccupa di tenere Galano è proprio Di Tacchio. Ma fase difensiva se ne fa davvero poca, alla fine il Pescara farà un tiro in porta e su palla inattiva in tutta la partita.

Quello che manca ai granata nel primo tempo è un po’ di concretezza sotto porta, la Salernitana fa un solo gol ma ne poteva fare almeno altri tre. Nessun problema, arriveranno nella ripresa. Kiyine esalta i riflessi di Fiorillo al 18’, poi però il portiere del Pescara non è esente da colpe in occasione del gol del vantaggio che arriva al 36’. Cross di Jaroszynski, deviazione di Jallow e i 9mila dell’Arechi che esultano per il primo gol del campionato.  Il raddoppio non arriva per questione di centimetri: punizione nel recupero di Firenze, traversa piena e fischio dell’arbitro.

La Salernitana torna negli spogliatoi tra gli applausi, rientra in campo sfiorando ancora il 2-0 (Giannetti riceve palla dopo un intelligente schema su palla inattiva ma Fiorillo è bravo) e poi si prendono uno schiaffone nell’unica disattenzione della partita: calcio di punizione battuto da Memushaj, Campagnaro anticipa Akpa e sul primo palo buca Micai. Solo dodici mesi fa questo gol avrebbe gettato la Salernitana nella paura e l’Arechi nello sconforto, invece oggi i granata non smettono di giocare. Anzi, alzano i ritmi. Entra Maistro, la palla gira sempre più veloce e Kiyine continua ad ispirare. Cicerelli manda in confusione dall’altra parte Del Grosso, la Salernitana accerchia il Pescara e lo colpisce. Prima a salve (Giannetti al 16’, Kiyne un minuto dopo e al 32’), poi la mira si aggiusta e il delfino va ko. Jallow segna il 2-1 e fa doppietta dopo che Fiorillo aveva respinto il destro di Maistro, Giannetti invece si prende tutto il palcoscenico con un gol da urlo: controllo orientato e mancino sparato sotto la traversa. L’Arechi si diverte, Ventura esulta e manda in porto la partita. È sabato pomeriggio ma la Salernitana non intona Claudio Baglioni e neppure Sfera Ebbasta: oggi la banda di Ventura ha suonato il rock.

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