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La linea di Nicola: 4-4-2 e il giusto mix sulle ali. Staffetta FR7-Perotti?

La ricetta di Nicola, quella composta da “aggressività, organizzazione e coraggio“, avrà il 4-4-2 come iniziale riferimento tattico. Dovrebbe cominciare così la nuova Salernitana, sulla falsa riga di quanto proposto a Crotone nel 2017 con successo. Certo, le caratteristiche degli uomini non sono esattamente le stesse e questa compagine, rispetto a quella calabrese, ha molta più esperienza, oltre che qualità. Sulle ali il trainer dovrà essere bravo a scegliere il giusto mix tra imprevedibilità, capacità di saltare l’uomo e spirito di sacrificio in copertura.

Con Verdi in fortissimo dubbio (solo oggi pomeriggio il nodo sulla sua presenza sarà sciolto), potrebbe giocare uno tra Ribéry e Perotti dal primo minuto. Entrambi scalpitano e la Salernitana ha bisogno dell’estro di almeno uno dei due. Quando hanno giocato insieme nello spezzone finale del match di Genova, sono andati spesso entrambi sulla zona sinistra del campo ed è da lì che dovrebbe partire probabilmente il francese, forte di una maggiore attività negli ultimi tempi. L’argentino continua a crescere, è voglioso e lo si è visto nelle chances che gli ha concesso Colantuono contro Spezia e Genoa (a Marassi è stato protagonista di un lodevole ed efficace recupero difensivo su Gudmundsson che ne testimonia i progressi psicofisici): i suoi spunti potrebbero fare ancora comodo nella ripresa. Perotti e Ribéry, quindi, potrebbero fare staffetta, stando a quanto riportato oggi sul quotidiano Il Mattino, con licenza di accentrarsi magari dietro le due punte. Nessuno dei due è una vera e propria ala, infatti. Il supporto arriverà alle loro spalle da Ranieri, soprattutto in fase difensiva.

Dalla parte opposta – prerogativa di Nicola – dovrebbe essere impiegato un elemento comunque capace di spingere, ma certamente più dedito alla copertura: i nomi di Kastanos e Obi sono quelli più caldi, con il cipriota in leggero vantaggio. Del nigeriano, recentemente, si ricorderà la partecipazione al gol di Bonazzoli sull’asse con Kechrida a Napoli proprio in zona d’attacco sulla destra; peraltro ha segnato il suo primo gol in carriera proprio contro i rossoneri in un derby quando indossava la casacca dell’Inter. Chissà. Nel ruolo potrebbe disimpegnarsi anche Zortea, al momento però sembra più un’alternativa a Mazzocchi come terzino (il tunisino è decisamente indietro nelle gerarchie). Già, perché a destra toccherà paradossalmente all’ex Venezia scavallare per mettere cross interessanti, mantenendo però sempre un occhio ai temibili calciatori milanisti: la rapidità di Leao può impensierire chiunque.

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