La Juve Stabia non vuole sbagliare. Domani sera all’Arechi le Vespe cercheranno il riscatto dopo le tre sconfitte consecutive con Pescara, Livorno e Benevento arrivate dopo lo stop del campionato per l’emergenza coronavirus. Il club ha così deciso di anticipare il ritiro pre-partita, con Mezavilla e soci a Cava de’ Tirreni per preparare la partita in programma a Salerno domani sera. Nelle scorse ore il presidente Langella ed il socio Manniello anno voluto far sentire il loro supporto ai ragazzi incontrandoli nel ritiro dell’Holiday Inn dove la formazione di mister Caserta si sta concentrando in vista del derby.
“Credo fosse necessario non solo spronare i calciatori a tornare quelli forti e brillanti che abbiamo apprezzato per tutto l’arco della stagione prima della sospensione – ha spiegato Langella -, ma anche ascoltarli per capire il momento che stanno vivendo e come intendono uscire da questa situazione. Ho trovato nel gruppo grande disponibilità al sacrificio e convinzione nei propri mezzi. Sono convinto che con la ritrovata unità di intenti mostrata dalla società e con la compattezza dello spogliatoio potremo tornare a dimostrare il valore di questa squadra, allestita dal direttore Polito, che non può essere scalfito dalle ultime prestazioni. Sappiamo bene tutti, dirigenti, staff tecnico, calciatori e tifosi quanto è importante la partita con la Salernitana e quanto lo sarà conservare la categoria. Sono fiducioso”.
Un derby importante sotto diversi aspetti come evidenziato da Ciro Polito, ex portiere granata e oggi direttore sportivo della compagine stabiese. Ai microfoni de Il Mattino, l’ex estremo difensore ha spiegato: “Avevamo dei bonus a favore e ce li siamo giocati”. Per questo motivo il club ha deciso di anticipare la partenza per il ritiro: “Un momento per compattarci e stare tutti insieme, perché la nostra situazione è delicata. Pur non essendo partiti bene, alla lunga abbiamo dimostrato il nostro valore. Dopo lo stop inaspettato, le cause delle ultime sconfitte possono essere tante, dal pizzico di rilassamento al non aver capito fino in fondo il serio pericolo che si corre. Però questo per me non è calcio. tanto di cappello per il Livorno che gioca al massimo e ci batte in casa. Ma non posso accettare che, quattro giorni dopo, almeno dieci suoi giocatori non ci siano più. Ho grande rispetto per gli amaranto che contro di noi hanno fatto la loro parte. Ma avrebbe dovuto essere così fino all’ultimo”.
Un chiaro riferimento alla scelta del club toscano di non estendere i tanti contratti in scadenza al 30 giugno. Nelle scorse ore, a tal proposito, la Procura Figc ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali violazioni dei principi di lealtà e correttezza sportiva. Intanto anche la Juve Stabia ha “tagliato” qualche giocatore tra cui l’ex granata Di Gennaro: “In questo momento abbiamo bisogno di altro. Il nostro intento è conquistare la salvezza a ogni costo. Ce la contenderemo con squadre, sia davanti che dietro di noi in classifica, costruite originariamente per altri obiettivi. Penso all’Ascoli o alla Cremonese”. L’attenzione è dunque rivolta al derby: “Ho visto i granata in tv lunedì. Sono andati in difficoltà, ma hanno anche avuto la forza di riacciuffare due volte la partita. Venivano da una trasferta dispendiosa, dopo soli due giorni era lecito non essere brillantissimi. Chi temere? Djuric perché è sempre difficile da marcare, ma anche Jallow che era contestato prima dell’interruzione. Contro la Cremonese è entrato e ha cambiato la partita: sono i giocatori vivaci e rapidi come lui a poter fare la differenza in questo periodo, col caldo e le gare ravvicinate”.
Politi parla anche del possibile pericolo Cerci: “Ha colpi di grande spessore, ad oggi non è riuscito a lasciare il segno e spero non lo lasci nemmeno contro di noi, ma che rimandi tutto alle tappe successive. Ogni partita è una storia a sé, noi dovremo tirare fuori intensità e voglia di vincere che abbiamo messo all’andata. Sono le caratteristiche che ci hanno sempre contraddistinto”. Infine sull’inevitabile assenza dei tifosi: “Il pubblico è sempre un’arma a doppio taglio. Ti dà una mano quando sei tu a trascinarlo, non ti aiuta se la giornata è storta. Gli stadi sono vuoti, però la gente a casa aspetta i risultati e vogliamo darne uno positivo ai nostri tifosi, anche a distanza. Certo, il derby senza pubblico non è un vero derby”.
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