Juric attende Sousa: “Non è la stessa Salernitana dell’andata, sarà una partita difficile”

Tempo di vigilia di “derby granata” tra Torino e Salernitana, impegnate domani alle ore 15 allo Stadio Olimpico Grande Torino. Il tecnico dei padroni di casa, Ivan Juric, presenta la gara in conferenza stampa introducendo subito l’argomento avversari: «Ci sarà una Salernitana diversa rispetto all’andata. Hanno preso tanti giocatori di gamba, stanno facendo bene. Ultimamente hanno raccolto poche sconfitte e hanno un attacco importantissimo. Sarà una gara difficile. Affrontiamo una squadra che non perde da diverse partite e sta facendo molto bene, basta quello per sapere come giocarsi la partita. Quello che io ho percepito è che noi possiamo giocarcela contro tutti. Non ci capitano partite da 22 tiri a 1 come è successo tra Milan ed Empoli ma noi competiamo con tutti, creiamo occasioni e non subiamo troppo. Allo stesso tempo, quando incontriamo le squadre di bassa classifica, non sento di avere una supremazia tale da pensare di poter vincere tranquillamente. Dunque la mia riflessione è che se non siamo al top, difficilmente vinciamo, come è successo in alcune partite».

Possibili scelte

«Ola Aina e Zima sono ancora lontani dal tornare, Ilic ha fatto una settimana di allenamenti normale. Ilic? Vediamo domani. Vlasic non è disturbato dal mercato ma sta lavorando per trovare brillantezza giusta che aveva all’inizio. Lazaro non ha i novanta minuti nelle gambe, magari parte dall’inizio, ma non penso che potrà giocare tutti i novanta… o magari entrerà dopo. In assenza di Schuurs a destra gioca Djidji, lo ritengo un giocatore molto forte, ha superato i problemi al pube anche se di Gravillon siamo contenti ma Djidji è forte. Per il resto giocano Buongiorno e Rodriguez. Radonjic sta facendo progressi, Karamoh ha fatto una buona settimana, sceglierò tra loro due, può esserci una staffetta».

Futuro

«Quando leggo certi articoli mi viene da ridere. Secondo qualcuno l’anno prossimo saremo in quattro o cinque… la verità è che ancora non ci penso. L’anno scorso il mio staff ha fatto un lavoro strepitoso in una situazione di gravità enorme mentre quest’anno per la prima volta da quattro anni sento che io potevo fare meglio. Io e tutto lo staff, compreso il direttore e lo staff medico. Non possiamo sempre dare la colpa al presidente che ha messo a disposizione quello che poteva e noi non abbiamo indovinato tutto. Magari il futuro mi smentisce e qualche giocatore farà meglio, ma noi come staff potevamo fare di più. La squadra ha fatto le cose giuste, ma potevamo fare noi qualcosa in più, e mi riferisco a tutte le componenti».

Competitività

«Questa settimana abbiamo parlato un po’ di questo ma la sensazione è che noi le partite le facciamo e siamo competitivi quasi sempre. Voglio dire che raramente siamo sovrastati, però è altrettanto vero che quest’anno abbiamo perso dieci punti per calci piazzati. Non abbiamo uno che batte bene e a centrocampo e sui quinti siamo bassi. Questi sono particolari che determinano molto, siamo una squadra nella media ma nei particolari siamo stati poco attenti su certe cose e quando perdi dieci punti così ti fai domande. Però ripeto, siamo sempre competitivi, organizzati, applicati… ma prendiamo troppi gol su calci d’angolo. In troppe situazioni abbiamo fatto molto male. Abbiamo perso sette titolari più altri che entravano. Siamo ripartiti dall’inizio. Quest’anno io e Davide potevamo fare meglio come costruzione della squadra, come sintonia, come attenzione ai particolari, per quello che avevamo a disposizione e questa è la mia sensazione».