JENBACH, DAY 2. Mattinata sotto l’acqua, prime prove tattiche. Boultam vice Bohinen

Primo allenamento bagnato per la Salernitana. Una forte pioggia ha accompagnato infatti la prima seduta mattutina per i ragazzi di Nicola, durata più di due ore. Lo staff ha diviso la squadra in due gruppi. Da una parte Mantovani, Bogdan, Fazio, Kechrida, Jaroszynski, Mama Coulibaly, Iervolino, Bohinen, Cavion, Jimenez Castillo, Ribery e Simy, dall’altra Motoc, Gagliolo, Galeotafiore, Mazzocchi, Sy, Radovanovic, Capezzi, Boultam, Iannoni, D’Andrea e Kristoffersen. Ad alternarsi tra il lavoro con i preparatori e con i compagni anche i quattro estremi difensori Sepe, Fiorillo, Micai e Sorrentino.

Dopo l’iniziale lavoro di forza e corsa tra palestra, allestita in un tendone adiacente al terreno di gioco, e campo, Davide Nicola e lo staff hanno disposto delle stazioni per lavorare sull’uno contro uno e la conclusione in porta. Grande carica e tante indicazioni da parte del mister, sempre nel vivo del gioco. “Dai che sai ancora come si fa gol”, all’indirizzo di Franck Ribery. Indicazioni sulla difesa e sull’uso delle braccia per indirizzare l’avversario. Attenzionato anche Simy.

Poi spazio alle prove tattiche di 3-5-2. Nel primo undici difesa a tre composta da Mantovani, Bogdan e Fazio, a centrocampo Kechrida e Jaroszynski sulle fasce, Bohinen in cabina di regia, ad alternarsi come mezzali Coulibaly, Jimenez Castillo, Iervolino e Cavion; coppia offensiva Ribery-Simy. Nel secondo undici linea difensiva con Motoc, Radovanovic e Gagliolo, Mazzocchi e Sy sugli esterni, Capezzi e Iannoni ai lati di un inedito Boultam in cabina di regia, davanti D’Andrea e Kristoffersen. Tre le soluzioni offensive, palla ai quinti in fascia per il cross in mezzo, imbucata per la punta o inserimento del centrocampista. In campo con i calciatori ovviamente Nicola e i collaboratori Cacicia, Barone e Pestrin. Solite richieste da parte dell’allenatore: cattiveria e lettura delle situazioni. Nicola è tornato anche calciatore, piazzandosi in marcatura su Boultam per invitarlo a muovere meglio palla.