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Imborgia a R. Alfa: “Gregucci coraggioso, Salerno diversa dal 2004. Palladino? Tempo passa per tutti”

É un fiume in piena Antonio Imborgia, ex direttore sportivo della Salernitana che segue sempre con interesse le vicende della compagine granata. Nel 2004 portò a Salerno Angelo Gregucci, tornato nella giornata di ieri sulla panchina granata dopo la seconda esperienza del 2014: “Gregucci aveva voglia di allenare una squadra, non era senza lavoro – Ha esordito Imborgia a Radio Alfa –É chiaro che un po’ di Salernitana nel sangue gli è rimasta, probabilmente con un’altra squadra non avrebbe ragionato”.

Un Gregucci coraggioso secondo Imborgia: “Trovo coraggiosa la scelta di Gregucci ma lo vedo bene, del resto l’ho scelto nel lontano 2004 pensando che potesse fare bene. Nel frattempo però sono cambiate tante cose, a Salerno è cambiato tutto, anche l’approccio della tifoseria. Angelo ha avuto tanto coraggio perché in questo momento a Salerno nessuno è contento, non è contenta la società per i risultati, i tifosi non sono contenti per i risultati e per la scelta dell’allenatore. Inoltre non è facile sedersi sulla panchina della Salernitana quando Delio Rossi è libero. Tra i nomi che ho letto però Gregucci mi sembra il profilo ideale ma non dico che è in assoluto la scelta migliore”.

Perché Gregucci? “Non frequento Lotito, Mezzaroma e Fabiani pur vivendo nel mondo del calcio. Non li frequento perché non ce n’è mai stata la possibilità, sono persone di calcio che conosco e con cui mi siederei volentieri per parlare di lavoro. Il suo punto di forza è quello di conoscere bene Lotito, Mezzaroma e Fabiani. La situazione è stata palleggiata perché Gregucci doveva liberarsi dalla FIGC ma l’accordo con la Salernitana è stata trovato subito, è stato un matrimonio giusto. Gregucci voleva la Salernitana e la Salernitana voleva Gregucci”.

Altro ritorno potrebbe essere quelli di Palladino: “Se è in condizione di fare 45′ ai suoi livelli lo prenderei ma dipende dalle condizioni fisiche che non conosco. L’anno scorso ha avuto qualche problema fisico, gli voglio bene ma devo essere corretto. Credo che gli anni passano per tutti, la mia idea di calcio è sempre stata diversa, secondo me ci vogliono giocatori che ha abbiano una linfa diversa e questi giocatori hanno l’età che aveva Palladino nel 2004”. 

Questa Salernitana per Imborgia non è da play-off: “Così com’è no. La Salernitana deve cedere 5, 6 giocatori perché sono troppi e trovare un’identità tattica senza cambiare sempre modulo. Infine c’è bisogno di un attaccante che veda la porta, non me ne vogliano Fabiani e i giocatori in rosa ma non vedo centravanti dominanti”.

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