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Il Venezia trova accordo sugli stipendi, se non si gioca saltano le mensilità di maggio e giugno

Dopo tanto parlare, qualcosa si muove. In Serie B è il Venezia la prima squadra che annuncia di aver trovato un accordo con calciatori, staff e dirigenti della Prima Squadra per gli stipendi da attribuire in questi mesi senza pallone. La società lagunare, che aveva dovuto fronteggiare con Vacca anche il primo caso di calciatore positivo in cadetteria, annuncia che se non si giocherà più i propri tesserati rinunceranno alle mensilità di maggio e giugno. In caso di rientro in campo, invece, sarà un solo mese a non essere attribuito. Una decisione importante che potrebbe dare il via anche alle altre squadre, ancora alle prese con discussioni e contrattazioni. Il Venezia fa da apripista, le altre aspettano e riflettono.

Questo il comunicato apparso sul sito ufficiale degli arancioneroverdi: “Venezia FC comunica di aver raggiunto un’intesa con i calciatori, lo staff tecnico della Prima Squadra e i dirigenti del club in merito ai loro compensi per la restante parte della stagione sportiva 2019-2020. L’accordo prevede la rinuncia ai compensi relativi alle mensilità di maggio e giugno 2020 qualora il campionato non riprenda. Qualora invece le competizioni sportive della stagione in corso riprendessero, la rinuncia riguarderebbe una sola mensilità. Venezia FC ringrazia i calciatori, lo staff tecnico e i dirigenti per la disponibilità e il senso di responsabilità dimostrato in questa situazione”.

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