Micai 5 – Incolpevole sul primo gol. Bravo a dire di no a Lapadula poco dopo, neutralizzando l’inzuccata dell’ex Genoa. Da brividi un rinvio che per poco non favorisce i padroni di casa. Non impeccabile nelle uscite alte su palla inattiva. Ha responsabilità sul secondo e sul quarto gol.
Karo 5.5 – Avvio da brividi, ripresa in (timida) crescita. Soffre fin dall’inizio la fisicità di La Mantia. Il centravanti fa il bello e il cattivo tempo. Rischia il penalty su Lapadula, ma mura La Mantia. Poco dopo con la punta del piede neutralizza un assist di Falco. (dal 28’ st Migliorini 5: Ventura lo prova avambraccio destro).
Billong 4 – Un disastro. Il liscio che spiana la strada a Lapadula a inizio partita è da Mai dire Gol. L’ex Genoa gli lascia soltanto le briciole e lo grazia in almeno altre 4 occasioni. Lento, indolente, dovrebbe far ripartire l’azione, ma non gli riesce praticamente mai.
Jaroszynski 4.5 – Quando Liverani chiede a Falco di avanzare in prima linea, posizionandosi sulla sua zona va in difficoltà. Prova a metterci grinta e personalità, evitando il tracollo. Nella ripresa ha un autentico crollo.
Lombardi 6 – Suo il primo tiro del match ed anche l’ultimo del primo tempo. Un destro dai 35 metri che finisce di poco alto. Prova ad essere lucido, ma predica nel deserto. Cala alla distanza.
Akpa Akpro 5 – Prende il posto di Maistro, ma nessuno se ne accorge. Corre a vuoto per tutto il primo tempo. Sempre un passo dietro a Majer. Nel secondo tempo prova a innescare una ripartenza, ma perde l’attimo.
Di Tacchio 6 – Inizialmente ha il compito di francobollare la fonte di gioco Falco che agisce sulla tre quarti. Quando il numero 10 si sposta altrove lui potrebbe avere più libertà di manovra, ma non la sfrutta. Anzi. Rischia grosso all’altezza della propria area. Tra i pochi a calciare verso la porta, solo il palo gli nega la gioia del gol.
Firenze 5 – Una rimessa laterale da incubo, un colpo di tacco disastroso che innesca la ripartenza del Lecce. Primo tempo insufficiente per l’ex Crotone. Cerca di proporsi. Prova a farsi vedere. (dall 11’ st Maistro 6: il suo ingresso in campo permette almeno ai granata di uscire dalle corde. Ci prova dalla distanza e almeno prova a mettere ordine).
Kiyine 5.5 – Ti accorgi che il ruolo di quinto del centrocampo non è proprio il suo abito migliore quando c’è soprattutto da difendere. Liverani gli piazza Falco e lui deve badare di più alla fase di non possesso, limitando le scorribande offensive sull’out mancino. Ci prova nella ripresa in più occasioni, ma anche per lui non è serata.
Giannetti 4.5 – Non pervenuto. Brinda nel peggiore dei modi alla sua 200esima presenza tra i professionisti. Un solo spunto nel primo tempo, quando prova il colpo d’incontro su assist di Firenze, ma si fa anticipare da Lucioni. (dal 20’ st Calaiò 6: ha i numeri del bomber. Avesse anche l’anagrafe ed un po’ più di fiducia di Ventura. Spettacolare, ma infruttuosa, una rovesciata a risultato oramai pregiudicato).
Jallow 6 – Nonostante tutto è il più pericoloso del reparto offensivo. Sfrutta la sua velocità, costringe al giallo Majer e serve un assist a Di Tacchio che centra il palo.
Ventura 5 – Chiariamolo subito. Non era certo il Lecce che gioca a memoria e che si è rinforzato per la massima serie, il banco di prova per testare il livello della squadra in ottica dell’imminente avvio del campionato cadetto. Ma è anche vero che le idee di gioco ancora faticano ad essere metabolizzate dai suoi uomini. La squadra, oltre che carente in alcuni ruoli, è lenta nel conquistare campo con il giro palla. Granata che si limitano a cercare la palla lunga per la velocità di Jallow. Un film già visto che, in passato, non ha prodotto grossi effetti….
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