Il Mondiale in azzurro e la Champions col Milan, Gila-Pippo nemici mai: venerdì si (ri)sfidano in panchina

Venerdì torneranno a sfidarsi (in panchina) due vecchi amici, con in comune i colori azzurri e rossoneri. Alberto Gilardino e Pippo Inzaghi si sono già incontrati lo scorso anno, in Serie B: Genoa-Reggina finì 1-0, gol dell’ex granata Coda. L’annata si concluse con i rossoblu promossi in Serie A e gli amaranto ai playoff, nonostante i tanti problemi societari. “Abbiamo vissuto anni belli e vincenti al Milan”, le parole di Gila prima di quella partita. A fine partita si presenterono insieme in mixed zone e si abbracciarono davanti alle telecamere. Per Pippo un solo punto in casa del Genoa (con il Benevento nel 2021), poi tutti ko con Milan, Bologna e appunto Reggina.

Il percorso da allenatori è stato simile e differente per certi aspetti. Inzaghi, appena appese le scarpette al chiodo nel 2012, cominciò subito ad allenare gli Allievi Nazionali del Milan, poi la Primavera e infine la chiamata del presidente Berlusconi che lo mise alla guida della prima squadra. Una prima esperienza con i grandi che non sorrise però a Pippo: il Milan chiuse la stagione 2014/15 al decimo posto e fuori dalle coppe europee. Dopo l’esonero Inzaghi ripartì addirittura dalla Serie C e dal Venezia, poi di nuovo la A col Bologna e la B a Benevento (dove stravinse un campionato), Brescia e Reggio Calabria. Gilardino, che ha dato l’addio al calcio nel 2018, ha iniziato subito con la gavetta: prima in D col Rezzato, poi in C con Pro Vercelli e Siena, fino ad arrivare alla Primavera del Genoa, con la promozione in prima squadra lo scorso anno a sostituire Blessin.

Il Milan e la Nazionale

Da attaccanti erano molto simili, entrambi bomber d’area con quasi 600 gol segnati. Due annate da 26 e 25  reti complessive, tra il 2003 e il 2005, valsero l’approdo al Milan per Gilardino. La società rossonera lo acquistò per 25 milioni di euro dal Parma. Tre anni a Milano per Gila, contraddistinti da una sana rivalità tecnica con SuperPippo. Nell’annata 2005/06 17 gol per Inzaghi, 19 per Gilardino, in quella successiva 11 per Inzaghi e 16 per Gilardino e nel 2007/08 18 per Pippo e 9 per Gila. Insieme hanno alzato due trofei non da poco: la Coppa Del Mondo con la Nazionale nel 2006 a Berlino (1 gol per entrambi in quel Mondiale) e la Champions ad Atene col Milan nel 2007. Proprio alla finale con il Liverpool è legato un aneddoto, raccontanto qualche anno fa da Carlo Ancelotti: “Ero in dubbio se far giocare Pippo o Gilardino nelle ore prima di volare ad Atene. Inzaghi era a pezzi, un periodo nero per lui, lo ricordo bene. Gila invece era in forma, l’avevo fatto giocare titolare nella semifinale contro lo United ed era anche andato in gol. Ma sapevo che Pippo in certe situazioni poteva essere decisivo e così è stato”. Alla fine l’allenatore scelse Inzaghi ed ebbe ragione, vista la decisiva doppietta. Proprio Superpippo ha poi ammesso di non essere stato bene prima di quella partita: “Uscì un sondaggio sulla Gazzetta in cui si chiedeva, chi vorreste tra Inzaghi e Gilardino. Giustamente doveva giocare Gila. Io ero inguardabile. Tu pensa che pressione, 80% Gila, Inzaghi 20% e ho giocato io”.

Avversari da calciatori

In due occasioni, prima e dopo l’esperienza condivisa al Milan, Gila e Superpippo sono stati avversari, con il primo a giocare in casa. Nel 2003 Parma-Milan finì 0-0, il primo ovviamente vestiva il gialloblu e il secondo il rossonero. Nel 2009 Gilardino militava nella Fiorentina e perse 2-0 contro il Milan di Inzaghi al Franchi.