Il doppio ex Perticone: “Salernitana, punti ovunque! Per la salvezza, crederci fino alla fine”

Quella di sabato tra Cesena e Salernitana sarà gara amarcord per Romano Perticone. L’ex difensore classe 1986 ha indossato la casacca granata in dieci occasioni nella stagione 2018-2019, ma nei due campionati precedenti ha giocato in Romagna prima del fallimento dei bianconeri. L’attuale tecnico del Mestre (Serie D) ha parlato ai nostri microfoni della gara di domani e del momento dell’ippocampo.

Sei stagioni fa un’esperienza non fortunata in Campania: “A Salerno un infortunio ha condizionato la mia stagione. Non ero al top in quel momento della carriera e quindi non sono riuscito ad esprimermi come ho fatto in 20 anni – ha ammesso l’ex centrale -. In Campania il ricordo migliore è sicuramente la prima partita in casa contro il Palermo. Stavo bene ed ero pronto fisicamente.

Perticone in Salernitana-Palermo del 25 agosto 2018.

Ci fu una scenografia pazzesca e facemmo una discreta partita. Pure essendo stata un’annata difficile ricordo un affetto incredibile da parte della piazza. Il bello di giocare in queste città è proprio questo: un giocatore sente la partecipazione di un popolo intero. Questo è il massimo che un’atleta possa desiderare”.

Positivo sulla salvezza e sul futuro: “In Serie B ho passato tutta la mia vita e resta nei miei pensieri. Secondo me, la Salernitana si può giocare la salvezza alla grande. Ci sono solamente 3 punti di differenza dalla permanenza in cadetteria ed il segreto di questo campionato è crederci fino alla fine in ogni gara. Ci sono pochissime squadre a pochi punti di distanza. Sulla testa dei giocatori che indossano la casacca granata la responsabilità pesa di più, perché la squadra che ha fatto da poco la Serie A. Il campionato, però, è apertissimo. Se la squadra riuscisse ad avere un moto d’orgoglio si salverebbe e riuscirebbe a ripartire. Quando ero a Salerno, i granata si salvarono ai playout e dopo pochi anni con Castori andarono in Serie A. Se la Salernitana dovesse salvarsi, per la piazza potrebbero aprirsi scenari differenti”.

Bronn-Ferrari-Lochoshvili, la Salernitana ha ormai trovato i suoi titolari nella linea difensiva, ma qualche problema di impermeabilità resta: “È difficile, da fuori, spiegare e capire le problematiche. Penso che non sia solamente la difesa responsabile della posizione in classifica – ha spiegato Perticone -. Quando le cose non vanno bene per i difensori la stagione diventa più pesante essendo sotto la lente d’ingrandimento su possibili errori. L’andamento della rosa in generale va a penalizzare soprattutto chi in campo ricopre ruoli più delicati come portiere o difensore. Io sono subentrato per due anni da tecnico e farlo in una piazza come Salerno è sempre difficile. Breda è un allenatore esperto e sa sicuramente cosa fare”.

In carriera Perticone è stato sia alle dipendende di Stefano Colantuono, a Salerno, che di Giovanni Martusciello, ad Empoli: “Colantuono è una persona seria che lavora bene. Gli allenatori sono sempre stati influenzati dai risultati. Purtroppo è questo lo status dei tecnici è questo: sono sempre i primi responsabili. Bisogna analizzare, però, le cose in profondità. Ha lavorato bene anche Martusciello, che ho avuto come secondo di Sarri ad Empoli, e sta facendo bene pure Breda. Bisogna vivere la stagione cercando di salvare la categoria”.

In conclusione, sulla partita di sabato l’ex Trapani e Novara si è espresso così: “Il Cesena è una squadra che ha più certezze della Salernitana e quindi mi aspetto una squadra più offensiva. Dovranno essere bravi i granata a fare una partita di sostanza con i bianconeri che riescono ad esprimere al meglio le loro qualità. Adesso quello che conta per la Salernitana è fare punti; la squadra, per le caratteristiche che ha, può farli”.