Il diggì sul mercato: “Dia parte solo per cifre importanti. Mikael non torna”. Su Mazzocchi: “C’è il Napoli ma…”

Tornato in sella alla Salernitana, Walter Sabatini ha di nuovo vestito i panni del direttore granata che aveva dismesso nel giugno del 2022. Un rapporto mai finito con Danilo Iervolino, per ammissione dello stesso numero uno del club collegato a distanza, l’ha portato di nuovo alla sede del Gruppo Noviello. A breve aprirà la finestra di calciomercato invernale e la società è chiamata a risollevare le sorti della stagione dell’ippocampo. 

Sabatini si getterà da oggi a capofitto nella nuova avventura salernitana, ma non svela già le carte perché “il presidente non è stato estremo, ha denunciato la situazione e non mi ha detto che non posso far niente. Non è stato drastico. Il mercato è fatto di occasioni che arrivano e passano, può darsi che le situazioni di sofferenza economica possano essere sanate da ulteriori spese, ulteriori investimenti. Ad esempio plusvalenze con i calciatori”. Il d.g. è convinto del materiale umano a disposizione di Inzaghi, al netto di possibili partenze illustri a gennaio: “Questi calciatori mi piacciano e con loro mi voglio e ci dobbiamo salvare, dopo se troveremo anche una soluzione gratificante per l’azienda la coglieremo al volo. Se qualcuno ha il mal di pancia perché vuole andare via? Con me aumenterà”. La situazione mercato si accenderà a breve: “Non so i nostri calciatori forti che mercato potranno accendere, ma il mio telefonino per adesso sta ascoltando chiamate di procuratori che si lamentano, ma soldi in cassa non me ne hanno portati”. 

Capitolo Dia

Tra i pezzi pregiati del club granata c’è sicuramente Boulaye Dia, che tra l’altro parteciperà alla Coppa d’Africa, dal 1 gennaio la Salernitana dovrà liberare il calciatore, che potrebbe però chiedere un permesso alla federazione per giocare la sfida con la Juventus del 7 gennaio. “È un grande giocatore, da squadra metropolitana. – ha detto di lui quest’oggi Sabatini – Non so ancora chi lo chiederà e se lo chiederanno ma nel quadro dovranno sapere che costa soldi. Iervolino da quando è entrato ha un’esposizione che si avvicina ai 100 milioni, penso che abbia fatto anche abbastanza sacrifici personali, è legittimo pensare di rientrare in parte degli investimenti. Vediamo chi si presenterà. Non devono chiederlo in prestito, sarebbe tempo perso. Se si muovo lo fa per una cifra importante che deve permetterci di tornare sul mercato per una sostituzione. Clausola? Si può sempre discutere. Non sono ancora pronto a entrare nel dettaglio: ho parlato col segretario che mi ha dato la cartella con i dati, più tardi la studierò”.

Le strategie

Pasquale Mazzocchi è al centro di voci di mercato, ieri ha ripreso a sgroppare sulla fascia ed è stato tra i migliori dei granata contro il Milan. “Lui è un giocatore importantissimo, prendo atto con orgoglio personale che il Napoli sia interessato a lui. – ha detto il neo direttore generale – L’ho preso a un milione dal Venezia ed è un’affermazione professionale. Non c’è decoro in questo, se loro avvicinano il giocatore o l’agente e DeLa offre una cifra iniqua, come ho già detto al giocatore ci vuole dignità in un’operazione. Lui mi accusa di tarpargli le ali e metterlo in difficoltà però io dico che se il Napoli lo vuole deve essere disposto a parlare di lui come un giocatore importante che è arrivato in Nazionale, non come un aggregato. Mazzocchi è fortissimo, chi ha visto la partita ieri sera avrà apprezzato il fatto che ha giocato uno contro uno con Leao. Se ci fosse stato Mazzocchi dalla parte di Leao ai quarti in Champions il Napoli sarebbe andato avanti. Potrebbe diventare un giocatore del Napoli ma serve che DeLa trovi un accordo con Iervolino, sono i residuali presidenti italiani di squadre italiane. Devono trovare un’intesa. Non sono così forte in materia finanziaria, ho sempre fatto il calcio con il lapis dietro l’orecchio come i pizzicagnoli, quelli che vendevano tutto negli empori. Devo fare i conti e comincerò a farli quando mi misurerò col calcio, comincerò a farlo da domani, devo vedere chi possono essere acquirenti per i nostri giocatori”.

Il neo diggì ha parlato anche di Federico Bonazzoli, fra i protagonisti della salvezza ottenuta nel 2022: “è portatore di quel tipo di situazione da giovane Werther, è fortissimo ma non sta mantenendo le promesse neanche nel Verona, mi dispiace perché lo considero mio figlio. Nella Salernitana della mia gestione è stato determinante, ha fatto gol da antologia del calcio, è un calciatore disponibile alle triangolazioni e alle cuciture del gioco”.

Non ha soddisfatto le aspettative anche Mikael, promettente attaccante verdeoro portato in granata proprio da Sabatini due anni fa, “ma non tornerà qui, troveremo soluzione per farlo rimanere in Brasile”. Dopo il flop nell’instant team costruito per centrare la prima storia salvezza in massima serie, la punta ha trovato collocazione altrove con prestiti. Attualmente è all’America Mineiro, che non rinnoverà il prestito e il management granata dovrà trovare una soluzione. “Mi ha generato una frustrazione professionale, perché lo presi di corsa dopo una tripletta in un derby. – ha continuato Sabatini –  E’ avulso dall’idea di essere un calciatore, infatti era un pizzaiolo prima. Ho provato una delusione dal punto di vista professionale e umano, in allenamento si vedevano le sue qualità ma non è un calciatore nella testa. Non voglio torni neanche per un pomeriggio qui a Salerno. Noi abbiamo bisogno di calciatori dentro, poi possibilmente anche fuori”.