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Iervolino torna sulle polemiche: “Migliorare la professione degli arbitri con il Var a chiamata. Inzaghi mai a rischio, non abbattiamoci”

Sono ore calde in casa Salernitana. Mentre Sabatini è al lavoro per rinforzare quanto prima la rosa a disposizione di Filippo Inzaghi, anche perché l’ultimo turno di campionato ha visto la classifica allungarsi nelle retrovie. Ma nulla è ancora perduto. Intanto, hanno fatto molto rumore a livello nazionale le dichiarazioni del presidente Danilo Iervolino, scontento della direzione di gara (non sono del Maradona di Napoli, a dire il vero). Parole che hanno fatto da eco a quelle del trainer piacentino subito dopo il derby. Nel frattempo, la Procura Federale ha aperto in giornata un fascicolo a carico del patron granata per presunta violazione degli articoli 4 e 23 del Codice di Giustizia Sportiva (clicca qui per appronfondire).

Dopo lo sfogo delle scorse ore, il numero uno dell’ippocampo è tornato a parlare, questa volta a Tv Oggi nel corso della trasmissione Zona Mista. Duro lo scontro dell’immediato post partita di Napoli-Salernitana, Iervolino ha proseguito questa sera nel contraddittorio proponendo delle soluzioni che possano promuovere il sistema calcio italiano: “Non mi appassiona parlare degli episodi e degli interessi particolari che potrebbe avere la Salernitana in essi. Mi appassiona, invece, capire se il calcio italiano vuole proseguire con un arbitraggio che diventa discrezionale, che non viene aiutato dagli strumenti tecnologici e se gli arbitri debbano continuare ad essere impuniti. Chi sbaglia paga, chi li controlla e come si controllano. Un’industria così importante deve recuperare serietà, c’è necessità di avere una professionalità oggettiva che risponda quando sbagli e che venga aiutata dalla tecnologica, per rendere oggettiva ogni decisione in campo abbandonando la discrezionalità. Cosa vuol dire contatto di gioco? O è fallo o meno, se c’è una gomitata che fa perdere i denti a un calciatore bisogna stabilire se è fallo o non è fallo, se una strattonata di maglia lo è e così via. A me non interessano le polemiche sterili relative a un arbitro o a un episodio di una partita. Voglio capire se questo sport merita gli ingenti investimenti che noi presidenti stiamo facendo e se ci sono delle strategie di lungo periodo che possano portare il nostro campionato a essere più oggettivo e a valutare il merito sul campo”.

Le possibili soluzioni

Seguendo il modello di altri sport sono tante soluzioni da poter mettere in atto secondo il numero uno della Salernitana: “I primi passi sono la chiamata del VAR di parte. Molti episodi visti dal campo a velocità normale possono avere un giudizio e con la calma e il retroscena del VAR altri. Il rigore provocato da Fazio era indubbio, forse ci poteva anche non essere, ma visto al VAR il contatto c’è. Vorrei capire perché in altri episodi ciò non possa avvenire. Nel tennis c’è l’occhio di falco, nella pallavolo la revisione a chiamata. Ci sono sport in cui la tecnologia rende più oggettivo, così non ci sono più strascichi di polemica“.

Iervolino ha poi condannato l’episodio accaduto a margine di Juventus-Salernitana, che ha visto protagonista in negativo il preparatore atletico dello staff granata: “Ho ammonito tutti gli episodi che sfociano in un’aggressione di qualsiasi tipo. Questo non mi troverà mai favorevole, condanno in primis i miei. Stigmatizzo queste cose, sono per il massimo rispetto. l’unica cosa che dico è che per me gli arbitri sono inadeguati. Come dobbiamo renderli adeguati? Con una maggiore formazione, una maggiore consapevolezza, anche in termini di dialogo e di rispetto nei confronti delle squadre e con la tecnologia. Non penso che questo possa ledere, anzi soltanto migliorare la professione degli arbitri”.

Il fascicolo in Procura

Nel frattempo, la Procura Federale ha aperto in giornata un fascicolo a carico del patron granata per dichiarazioni lesive, che integrerebbero una violazione degli articoli 4 e 23 del Codice di Giustizia Sportiva (clicca qui per appronfondire): “Non ne so niente ancora, non mi è stato comunicato nulla. Darò le mie spiegazioni,  va bene. Dall’altra parte ci sono dichiarazioni uguali e contrarie alle mie, che evidenziano il contrasto come non punibile. Io la penso al contrario. Nessuno mi vieta di dare un giudizio personale sulle persone, posso dire che un arbitro secondo me è stato scarso, anziché l’organizzazione scarsa. E’ un mio sacrosanto diritto, noi siamo gli industriali da tutelare. Non penso di aver detto cose che non potevo dire, ritengo legittimo dire ciò che sto dicendo. Il vaso ora è colmo, voglio migliorare la professione degli arbitri ed è arrivato oggi il momento di parlarne. Sono un costruttore, vedo dei limiti e propongo delle soluzioni migliorative“.

Panchina mai a rischio

Il numero uno dell’ippocampo non si perde d’animo nonostante i quattro punti sfumati oltre il 90′ contro Milan, Juventus e Napoli: “E’ evidente che no dobbiamo cadere nel tranello della prestazione inficiata agli ultimi minuti che ci deprime. Dobbiamo fare il contrario, prendere consapevolezza che quando abbiamo quella grinta e quella voglia possiamo giocare a testa alta contro tutte le squadre. Ringrazio sempre questa tifoseria, siamo compatti. Sanno quanta voglia ho io, quanti investimenti ho fatto e quante risorse metto nella Salernitana, anche mentali. La promessa è che ce la metterò tutta, siamo un pubblico mai domo, chiunque verrà a giocare a Salerno sa che sarà una fossa dei leoni, in ogni partita lotteremo con il coltello fra i denti e a fine campionato tireremo le somme”.

Iervolino non ha mai pensato ad un secondo avvicendamento in panchina a stagione in corso: Inzaghi non è mai stato a rischio. La squadra ha subito gli infortuni di Kastanos e Pirola e la squalifica di Maggiore. In più, tre giocatori importanti erano indisponibili per la Coppa d’Africa. La squadra è stata un po’ sfortunata, il campionato è ancora lungo e ci auguriamo che la squadra al completo sia decisamente pronta per affrontare le sfide importanti”.

Capitolo calciomercato

Sul mercato: “Il direttore Sabatini ha le idee chiare e una precisa visione. In questo è plenipotenziario, valuta lui e ha delle idee sui giocatori, ne capisce le personalità e la prontezza per poterci dare un contributo. Ci affidiamo a lui. Percentuale del 5%? Non so se sia più alta o più bassa, sicuramente la situazione è in salita, ad oggi se avessimo avuto i quattro punti in più forse avremmo un altro morale e un’altra condizione di classifica. Ci sono ancora 18 partite, non dobbiamo deprimerci e sentirci sopraffatti da queste cose. La prossima è una gara importante, il Genoa è una squadra di primo piano e con un progetto sportivo importante alle spalle, nonostante sia una neopromossa. Ha dei giocatori che reputo davvero molto forti”.

Alle tv locali il presidente ha proseguito parlando di calciomercato: Non potevamo acquistare prima, eravamo obbligati dalla COVISOC a non fare un mercato attivo. Non smentisco Zanoli e Basic, potrebbero arrivare presto a Salerno, sono i due primi obiettivi e calciatori molto forti. Zanoli e Pierozzi sono terzini e anche quinti, fanno bene la fase d’attacco e quella difensiva. Dovesse arrivare Basic ci rinforzerebbe il centrocampo. Assieme a Pierozzi abbiamo già rinforzato la squadra, anche grazie ai tre rientranti dalla Coppa d’Africa. Dia è un grande giocatore ed ha un valore, se arriverà una proposta andrà via, altrimenti ci darà una mano nell’impresa salvezza. Abbiamo bisogno di calciatori e non credo che Dia sia un calciatore scadente. Palomino è forse ancora uno dei nostri obiettivi, sicuramente lo è stato. Uso il forse perché Sabatini valuta tutto in un maniera organica e dinamica”.

Un albo per gli arbitri

Il presidente della Salernitana ha esternato il proprio pensiero anche alle altre tv locali: Gli arbitri dovrebbero avere un albo indipendente e non essere sotto il controllo della FIGC, non devono essere puniti dalla loro stessa corporazione. Non c’è nulla di personale nel chiedere le dimissioni di Rocchi, bisogna cambiare perché il calcio vive di grandi investimenti che passano per il merito del campo di gioco. Non conosco neanche gli arbitri, non mi sono mai interessato degli arbitri che venissero ad arbitrare le nostre partite. Stiamo dando un protagonismo eccessivo, mi auguro che possa fare il suo lavoro per cui viene pagato profumatamente per svolgere in modo sereno il giudizio arbitrale. Non voglio la simpatia o la mia amicizia, anche perché in questo momento non la potrebbero avere, merito la professionalità dagli arbitri. Ho voglia di cambiare. La Domenica Sportiva mi ha fatto molto sorridere, com’è giusto che sia Rimedio ha sentenziato senza sentire il giudizio degli altri. Ci sta, è il suo lavoro. Il calcio è bello perché ognuno può farsi un’opinione”.

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