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Iervolino a 360°: “Campionato a 18 squadre un male. Mai pensato al post Nicola, ha una squadra eccezionale”

Danilo Iervolino è intervenuto ai microfoni di “La Politica nel Pallone”, storica e prestigiosa trasmissione radiofonica della RAI sulle frequenze di GR Parlamento. Il presidente della Salernitana ha parlato a 360° toccando temi che vanno dal suo arrivo in granata all’operato di Nicola, passando per le riforme della Lega Serie A in termini di diritti tv fino ai progetti strutturali e logistici a Salerno. Inevitabile tracciare delle valutazioni sulla squadra in queste prime nove giornate di campionato e fari il pari con un’altra concorrente economicamente forte, il Monza di Berlusconi.

La vittoria col Verona

«Una vittoria di grande passione, era quello che ci voleva. Abbiamo trovato il giusto equilibrio di gioco anche se non è stata una partita bellissima e scoppiettante ma nonostante questo il merito va a Piatek e Dia che hanno fatto la differenza. Siamo uniti e coesi, non c’era una crisi ma bisognava prendere consapevolezza che col Sassuolo abbiamo perso in ogni reparto e dovevamo capire il perchè. Non è un alibi che avevamo dieci giocatori che venivano da stanchezze nazionali. Col Verona la squadra si è ritrovata, ha giocato con umiltà. La Salernitana è una squadra che deve essere umile, bisogna fare tutte le partite senza montarsi la testa. Deve essere una squadra consapevole dei propri mezzi e degli investimenti fatti che vuole esprimere un ottimo calcio su tutti i campi e salvarsi senza grilli per la testa. Io non voglio mai illudere i tifosi o dare rappresentazioni false. Sappiamo che la storia granata l’ha vista tre volte in A per poi retrocedere e noi storicamente abbiamo fatto una salvezza-permanenza. Ce la metteremo tutta ed è giusto pensare a cose immediate e concrete, fare un campionato tranquillo che non alimenti troppe speranze e false illusioni». 

La sorpresa Dia e l’importanza di Coulibaly

«Dia è un giocatore incredibile ma tutti hanno fatto una grande partita nonostante gli infortuni che ci perseguitano. Abbiamo perso Lovato nel riscaldamento, Maggiore nove minuti dopo, non riusciamo a recuperare Fazio e Bohinen. Patiamo queste cose anche se la qualità c’è come visto con Pirola subentrato, Daniliuc che ha fatto una partita esemplare, in attacco hanno fatto benissimo sia Bonazzoli-Piatek nel primo tempo che Botheim-Dia nel secondo. Verona squadra ottima dove anche l’ex Verdi ha fatto una buona partita. Coulibaly è un giocatore veramente straordinario, è un tuttocampista che abbina quantità e qualità e a centrocampo sta facendo la differenza, ci puntiamo in maniera particolare e si merita questo successo. Dia è un attaccante pazzesco, ho visto delle immagini e mi sono fidato del direttore sportivo. Devo dire che anche quando viene a prendere palla a centrocampo riesce a trattenerla, ha delle accelerazioni ed è dotato di un gran tiro. Ha tutto, è un giocatore completo e moderno, un grande bomber». 

Il futuro di Ribery

«Stiamo definendo con lui gli ultimi particolari. È stato motivo di orgoglio averlo a Salerno, un ragazzo straordinario e un campione tra i primi dieci del calcio mondiale. Una persona di grande carisma e per questo stiamo definendo come proseguire la sua carriera fuori dal campo. Ama i tifosi, la città e quindi la sua leggenda ci inorgoglisce che possa continuare a Salerno. Gli stiamo costruendo un ruolo che possa essere manager e dirigente al fianco mio e del direttore sportivo o di ausilio alla squadra e al mister». 

Il Monza di Berlusconi

«Abbiamo vissuto più o meno in fasi differenti delle particolari prestazioni. Il Monza ha fatto le prime partite in cui non aveva un’organizzazione compiuta ma hanno interpreti di qualità e hanno inanellato partite positive. Chiuderemo la prima parte di campionato sicuramente con una bella sfida, spettacolare. Berlusconi è un imprenditore straordinario che ha fatto la storia dell’economia degli ultimi 40 anni del nostro paese. Io penso di interpretare l’economia e l’imprenditorialità in maniera differente. Non ho particolari ispirazioni o confronti rispetto ad altri imprenditori, sono un imprenditore giovane e digitale. Berlusconi è una storia, io mi auguro di poter fare un pochino qualcosa di simile ma nel nostro territorio».

Iervolino e il calcio

«Il calcio è industria fascinosa e impegnativa, completa. Fare calcio vuol dire gestire uomini, professionisti, fare spettacolo e creare accoglienza. Sono tante imprese in una con difficoltà che si moltiplicano alla velocità della luce con una pressione mediatica che non ha nessun settore. Sono felice di questa esperienza, il calcio sta cambiando pelle e mi auguro di poter contribuire a questa ristrutturazione che possa essere un intrattenimento diverso, una capacità di internalizzazione con maggiori introiti e un equilibrio finanziario di grande sostenibilità. È un anno in cui il calcio si gioca il suo futuro e il mio auspicio è quello di stabilire un progetto vincente e creare un ponte di interlocuzione con la FIGC per remare tutti nella stessa direzione». 

Diritti tv e media company

«Sarà la Lega con ampie discussioni a decidere i fondi per i diritti. Bisogna capire se ci sono voglie ed energie per creare delle media company. Bisogna creare un quadro di norme che diano certezze per gli investitori come quelli che vogliono i nuovi campionati a 18 squadre rispetto a 20, io sono contrario perchè penso sia un male in termini di diritti e perderebbe tanto il calcio a 18 squadre. Il problema dei fondi è una discussione che bisogna affrontare insieme alla Lega Calcio. Mi auguro che le decisioni della media company possano arrivare prima del nuovo anno solare. Il calcio italiano ha tantissimi imprenditori che ne capiscono abbastanza ed è un fatto che ci avvantaggia». 

La gara di Torino

«Faccio chiarezza sul post Juventus-Salernitana: ho fatto una battuta derivante sulle polemiche di una partita spettacolare, l’ho ribadito più volte. Gli errori derivano dal fatto che lo strumento VAR è uno strumento giovane, questi errori non devono capitare sia nei vantaggi che negli svantaggi. Bisogna essere più attenti nell’utilizzare gli strumenti in maniera più efficiente. Juventus grandissima squadra, non entro nel merito sportivo, negli ultimi anni ha vinto tanti scudetti consecutivi quindi dare giudizi sarebbe ingeneroso. È una grandissima squadra e si ritroverà quanto prima». 

Nicola in discussione?

«Non abbiamo mai pensato di licenziare o di mettere in discussione Nicola. Ci siamo preoccupati di aver perso tutti i contrasti, di aver giocato un pessimo calcio, di aver perso tutti i contrasti, di aver subito più di dieci contropiede. Di questo abbiamo parlato col mister. Le risposte sono nel campo». 

Cavani e il sogno estivo

«Cavani è stato un sogno difficilissimo da realizzare, abbiamo avuto contatti e poi abbiamo preso Dia e siamo felicissimi di questa scelta».

L’impegno nelle strutture

«Abbiamo ricevuto un impegno da parte del comune a impiegare risorse soddisfacenti nel restyling e messa in sicurezza dello stadio, dalla copertura ai servizi igienici all’apertura della Curva Nord passando all’abbattimento delle barriere architettoniche. tocca ora al comune fare il passo successivo. Per le strutture nostre abbiamo un centro dignitoso, sono stati rizzollati i campi, abbiamo investito insieme a Technogym in un laboratorio per le performance dei calciatori e vogliamo ampliarlo. Stiamo individuando anche col comune per delle nuove aree per fare investimenti». 

La piazza di Salerno

«I tifosi credo siano soddisfatti senza avere malumori, è una squadra che ha portato grandissimi nomi a Salerno, c’è un’attenzione mediatica importante. Il calcio è complicato, stiamo facendo tante cose e mi sembra che nessuna squadra in Italia abbia messo tanto in poco tanto. Nessuno in poco tempo dal proprio insediamento si è esposto così tanto da creare altrettanto. Non abbiamo bisogno di essere sensazionali ma ci serve tempo per realizzare tutto».

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