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Iella Salernitana e timori per FR7, infermeria piena nel momento clou: le alternative di Castori

Il faro si spegne nel momento peggiore, almeno sul campo. Un infortunio non può mai essere accolto bene, ma quello occorso ieri in allenamento a Franck Ribéry arriva con una tempistica maledetta, alla vigilia di un trittico di scontri diretti per la salvezza in cui avrebbe dovuto tenere la squadra per mano e trascinarla. Così non sarà.

Timori per FR7

Il trauma contusivo distorsivo alla caviglia destra di cui è stato vittima dopo un duro contrasto con un compagno oggi sarà diagnosi più precisa: si teme una microfrattura ed è il pericolo da scongiurare, con le mani incrociate. La sensazione è che il calciatore francese dovrà stare fermo per le prossime due-tre settimane almeno. Ma una diagnosi malevola o benevola potrebbe cambiare gli scenari. Castori e lo staff sono con il fiato sospeso: può essere una mazzata rinunciare a FR7 proprio nel momento clou del girone d’andata, in cui servirà come il pane fare punti, quando il morale è in fase di risalita soprattutto dopo aver conquistato la prima vittoria. L’allarme è ancora maggiore perché Ribéry ebbe problemi già alla stessa caviglia nel 2019, alla sua prima annata italiana in quel di Firenze, riportando una lesione al legamento collaterale mediale della caviglia. Il 14 dicembre di quell’anno fu operato a Monaco di Baviera dal professor Johannes Gabel, autore di un intervento di stabilizzazione della sindesmosi tibio-peroneale. Il calciatore saltò dodici partite, per un equivalente di due mesi di stop, “favorito” poi nel recupero dal lockdown che frattanto fu indetto: alla ripresa del torneo, a giugno, tornò subito in campo per 90′. Chiaramente, prima di fare paragoni, occorre attendere la diagnosi precisa e sperare che non ci sia bisogno di andare sotto i ferri.

Centrocampo e attacco decimati

Molto probabilmente anche Gondo salterà La Spezia. Dei tre infortunati (c’è anche Bogdan, sospetto stiramento al polpaccio e lungo stop anche per lui) è quello che ha chances di recuperare prima. Ma proprio per questo potrebbe essere opportuno non rischiarlo contro gli aquilotti, in modo da provare ad averlo a disposizione contro l’Empoli in casa alla partita successiva. Se si aggiungono le perduranti assenze di Matteo Ruggeri, Lassana Coulibaly e Leonardo Capezzi (che ieri su Instagram ha comunque pubblicato uno scatto confortante del suo ginocchio in via di guarigione, con tanto di lavoro di rinforzo muscolare), il quadro diventa ancora più scuro. A parziale ristoro, il miglioramento delle condizioni di Luca Ranieri. A parte Bogdan, con il recupero anche di Aya, la difesa è l’unico reparto non in sofferenza, almeno dal punto di vista numerico.

Le alternative

Con attacco e centrocampo decapitati, Fabrizio Castori ha davanti a sé due strade: confermare il 4-3-1-2 con Kastanos alle spalle della coppia Djuric-Bonazzoli e una mediana composta da Mamadou Coulibaly, Di Tacchio e Obi, oppure tornare al 3-5-2. Nel primo caso, l’unica alternativa in panchina come centrocampista sarebbe Schiavone. Nella seconda ipotesi, l’inserimento di uno tra Kechrida e Zortea sulla destra porterebbe all’esclusione di uno tra Di Tacchio e Obi che nel secondo tempo potrebbe dare una mano a rinfrescare i ritmi di una squadra bisognosa di andare sempre a palla all’attacco degli avversari. Il tempo per pensarci c’è.

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