I tre difensori proteggono Christensen: dopo quasi due mesi torna l’imbattibilità

Contro il Mantova la Salernitana è tornata a blindare la porta. Oliver Christensen non ha dovuto raccogliere palloni in fondo al sacco: l’ultima volta gli era successo il 15 marzo scorso, a Bari. Nella gara di ieri il portiere non è mai stato severamente impegnato e questa è certamente una buona notizia. Un pizzico di ritrovata solidità difensiva può solo che essere un’arma in più in vista degli ultimi e decisivi 180′ stagionali. Con 46 reti incassate, la Salernitana ha la seconda miglior difesa tra le squadre in lotta per evitare la retrocessione; meglio ha fatto solo il Brescia, con 45 gol presi.

Il trio

Tanti meriti del ritorno al clean sheet li ha ovviamente la linea difensiva, la stessa ormai da cinque partite di fila: Ruggeri, Ferrari e Lochoshvili. Tutti diffidati sono innanzitutto riusciti a non incorrere in squalifica, ma hanno soprattutto protetto al meglio Christensen dai vari Bragantini, Mancuso, Fiori, Mensah e poi Galuppini. Fabio Ruggeri ha riscattato la brutta prova di La Spezia, dove era stato protagonista in negativo sull’1-0 perdendo la marcatura di Kouda. L’ex Lazio, alla settima di fila da titolare, è stato decisivo nel primo tempo con una chiusura in tackle su Mensah; attento e concetrato per tutto l’arco della gara, è stato suo il colpo di testa a liberare l’aria di rigore che ha avviato il contropiede del raddoppio di Simy. Alla 32esima gara giocata di fila, senza mai essere sostituito, Gian Marco Ferrari ha sfoderato un’altra prestazione da vero capitano. Maiuscola la prova anche di Luka Lochoshvili: dal suo arrivo a gennaio non è mai uscito dal campo (16 partite di fila). A Genova, probabilmente, Marino li confermerà. Col Mantova il tecnico ha ritrovato pure Dylan Bronn, tornato tra i convocati dopo un mese di stop. L’ex Metz avrà quattro giorni per allenarsi e migliorare la condizione.