La stagione di Federico Bonazzoli è cominciata con il botto. L’ex attaccante della Salernitana ha deciso il match tra l’Hellas Verona, la sua nuova squadra, e l’Empoli con una rete nel secondo tempo. Dopo quasi due settimane dal suo arrivo (prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza e contemporaneo raggiungimento della doppia cifra di gol) ha deciso di parlare alla stampa raccontando anche la genesi della trattativa e facendo alcuni particolari ringraziamenti.
“Ringrazio i tifosi della Salernitana”
“Siccome in questo mese non ho mai avuto modo di parlare, ci tengo a ringraziare il presidente Danilo Iervolino che, in questo mese di trattativa estenuante, mi ha assecondato ed ha accolto il mio desiderio di arrivare all’Hellas Verona. Ringrazio anche i tifosi della Salernitana per l’affetto che mi hanno dimostrato in questi due anni. Si sono lette molto cattiverie che mi hanno toccato soprattutto sul lato umano. Posso piacere o no come calciatore però ci sono strati troppi giudizi superficiali. – ha dichiarato in conferenza stampa il calciatore, che non ha invece nominato direttore sportivo ed allenatore della Salernitana – Detto questo, dal 10 agosto, data del mio arrivo all’Hellas Verona, sono concentrato e sono pronto a fare bene: voglio giocare a lungo all’Hellas. Mi reputo un ragazzo allegro e tento di dare la mano a tutti in caso di necessità. I compagni mi hanno accolto bene fin dai primi istanti. Sono molto contento di come i miei compagni mi hanno accolto. Io sono a completa disposizione loro e se posso dare una mano, ben venga”.
La trattativa
Inoltre l’ex 9 granata ha svelato da dove è partita la trattativa con gli scaligeri: “La scelta di Verona è stata molto facile. Sicuramente non sono io la persona adatta che deve presentare questa città e questo palcoscenico. Appena mi è stato fatto il nome dell’Hellas è diventata la mia priorità. La trattativa è stata lunga, quasi fino allo sfinimento, ed il mio obiettivo era arrivare qua il prima possibile per cominciare a lavorare. Voglio ricalcare le orme di molti attaccanti forti che sono passati qui. A gennaio dello scorso anno c’era già stato un contatto ma per alcune situazioni non è successo nulla. Lo scorso anno ero concentrato sul finire la stagione con la Salernitana, poi sono stato in vacanza con la mia famiglia ed il mio procuratore mi aveva parlato della possibilità di vestire la maglia gialloblù: penso di poter dire che l’Hellas mi ha voluto fortemente e questa cosa conta. Stare in un posto dove sei apprezzato e ti vogliono a tutti i costi può incidere: ho bisogno di sentirmi vivo e di stare con persone che hanno dimostrato di volermi. Voglio ripagare in campo questa fiducia”.
Il bosniaco
All’Hellas Verona, Bonazzoli ritroverà anche Djuric con cui ha condiviso il suo primo anno alla Salernitana: “Con Djuric ho un rapporto, oltre che personale dopo la salvezza alla Salernitana, anche mentale in campo. Dal trascorso che abbiamo avuto mi sento legato a lui come persona e come calciatore: mi trovo bene a livello di campo. Riusciamo a capirci in un secondo. Milan non mi ha detto nulla per convincermi perché l’Hellas è di suo una piazza storica. La sua presenza ha comunque inciso nella mia decisione perché è un compagno di reparto con cui mi sarebbe piaciuto rigiocare. Mi piacerebbe trovare un posto dove rimanere a lungo e poter essere d’aiuto anche ai ragazzi che ci saranno. Voglio essere un punto di riferimento e so che stare tanti anni in una squadra riesce a far diventare un punto di riferimento in campo”.
Alla fine ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’inizio del campionato: “Penso che devo ancora crescere e fare le mie esperienze. Vengo da campionati dove nella lotta mi piaceva starci: ovviamente è sempre preferibile restarci il meno possibile. Sicuramente dobbiamo salvarci e lottare su ogni campo. L’abbiamo dimostrato anche contro l’Empoli: i punti valgono tre all’inizio e tre alla fine quindi è fondamentale fare punti fin da subito. Abbiamo vinto uno scontro diretto dando una prova di forza: abbiamo sofferto solamente alla fine. Anche a Salerno con Djuric quando i palloni pesavano mi piaceva avere responsabilità: non sono un ragazzo che si tira indietro. Ci sarà da dare filo da torcere ad ogni squadra”.
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