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Groviglio data derby, oggi la scelta tra malumori e pressioni

Comunque vada, ci sarà uno scontento. La questione del ventilato slittamento di Napoli-Salernitana dovrebbe trovare oggi finalmente una risposta ufficiale: il Casms – Comitato di analisi per la sicurezza sulle manifestazioni sportive – dirà la sua sulla richiesta arrivata dalla Prefettura di Napoli, con forti sollecitazioni anche dal club di De Laurentiis, di spostare il derby a domenica. Sarà un’opinione vincolante, a cui la Lega di Serie A dovrà sottostare nel caso fosse un sì. I motivi di ordine pubblico, condivisibili o no, sono sempre prioritari.

Bailamme durato anche troppo

Decidere il giovedì di far scivolare in calendario una partita in programma due giorni dopo non è piacevole. In casa Salernitana, lato staff tecnico e direzione sportiva, filtra un certo malumore. Sousa ha calibrato la settimana di lavoro, i carichi e i suoi programmi per una partita da disputare sabato alle 15. Anche dal punto di vista logistico (prenotazione albergo per ritiro prepartita) è tutto già fissato e gli stravolgimenti potrebbero portare a clamorose difficoltà anche in tal senso, visto che a Napoli molti hotel sono sold out. Per giunta, diminuirebbero le ore di riposo verso Salernitana-Fiorentina, fissata il 3 maggio. La proprietà, per bocca dell’Ad Maurizio Milan, resta invece su posizioni diplomatiche.

Le parole dell’ad

“La Lega attende input dal Viminale. Se la partita verrà spostata lo accetteremo con responsabilità e chiedo anche ai tifosi di farlo. La cosa creerà difficoltà nell’affrontare mercoledì la Fiorentina. Trainer e diesse sperano che le cose restino come sono. Potremmo opporci ma non abbiamo elementi oggettivi se non di colore. Io e Iervolino riteniamo che un grande club – e la Salernitana lo sta diventando – debba bypassare queste situazioni: siamo in grado di affrontare due partite in poco tempo. E poi mica è scritto che a Napoli andremo a mangiare la sfogliatella? Diremo la nostra”, le sue parole sull’odierna edizione del Mattino.

Insalatona mista

Un vero garbuglio nel quale volentieri la Lega in primis avrebbe evitato di finire. Spostare in avanti Napoli-Salernitana significherebbe fare altrettanto anche con Udinese-Napoli del 2 maggio, cosa che provocherebbe non solo altri malumori alle emittenti tv esclusiviste che hanno sborsato fior di quattrini per avere certezze in palinsesto. Il derby non potrebbe andare alle 12:30 di domenica perché Inter-Lazio è partita anche Sky e allora dovrebbe essere fissata addirittura alle 15. L’ordine pubblico prevedrebbe altre possibili turbative, visto che il 3 maggio i tifosi della Roma saranno in viaggio per Monza e andrebbero evitati incroci pericolosi per strada con quelli azzurri, visti i precedenti. Se alla Dacia Arena, allora, si giocasse il 4 maggio il problema si proporrebbe per il turno successivo, visto l’obbligo di far trascorrere almeno 72 ore da un match all’altro. Le autorità temono che, lasciando il match in calendario sabato, fiumi incontrollati di persone possano riversarsi in strada domenica 30 aprile qualora il Napoli dovesse aver battuto i granata e la Lazio non dovesse vincere a Milano (12:30 di domenica). I tutori dell’ordine preferirebbero concentrare allo stadio Maradona i festeggiamenti – sempre eventuali – quanto più possibile. Ma è proprio la mancata certezza di poter far liberare alla tifoseria azzurra tutta la gioia per uno scudetto (stra-meritato) atteso 33 anni a far storcere il naso ai più.

I dubbi

Chi ha detto che la Salernitana non possa strappare punti alla squadra di Spalletti, dopo che peraltro ci è riuscito il Verona una settimana fa? Chi ha detto che la Lazio non espugnerà San Siro? Allo studio anche un’altra ipotesi: quella di non procedere al rinvio ed eventualmente di fissare un allenamento a porte aperte degli azzurri al Maradona in concomitanza con Inter-Lazio, con tanto di maxi schermo per l’attesa. In una città grande, popolosa e passionale come Napoli è sicuramente impossibile tenere tutto sotto controllo in un evento del genere: che sia sabato, domenica, lunedì o fra una settimana, il “problema” – se così si può chiamare – si presenterebbe sempre e comunque per le Forze dell’Ordine. E sarebbe prolungato, visto che la festa eventuale non durerebbe certo un giorno. Ci sono poi le questioni della Gevi Napoli, che ha spostato la sua partita alle 19 di sabato contro Pesaro (A1 di pallacanestro) e della fiera fumettistica del Comicon che è in corso e contribuisce a congestionare traffico, affluenza in città, possibili disagi. Non sarebbe meglio lasciare il mondo come sta e attendere che il destino del campionato faccia il suo corso?

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