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Gravina: “Sei mesi per la vendita, altrimenti granata esclusi dalla A. Lazio? Nessuna connessione”

Al termine di un interminabile, per i tifosi granata, Consiglio Federale ha parlato in conferenza il presidente della Figc Gabriele Gravina. Prime riflessioni ovviamente sull’accettazione del trust presentato dalla Salernitana e sull’operato della Federazione: “Su questo tema ho posto una condizione prodromica a tutte le valutazioni tecniche e legali fatte. Non ci sono state valutazioni politiche, al di là di quello che si può paventare, fin quando ci sarò io si devono fare le cose senza umori o forme di tensioni personali, io non ne conosco, ma ho un solo obiettivo: il bene della Figc e la tutela del calcio italiano. Ho posto una condizione, visto che non ci capiamo sotto il profilo dello stile della nostra classe dirigente che deve prendere impegni e mantenere, mi riferisco alla vendita o non vendita. Per la gestione multiproprietà non c’è maturità, sempre in deroga a un principio, qualcuno parla di diritti acquisiti e lo valuteremo nel tempo. Non aprirei un processo alla classe dirigente, il nostro mondo ha vissuto momenti di grande difficoltà come tutti i settori economici del paese, quando vivi tensioni economico-finanziarie si acuiscono lati negativi di ciascuno perché la preoccupazione legata al mancato ricavo o all’impossibilità di adempiere ai propri impegni acuisce le negatività. La nostra classe dirigente in questo momento è distratta, non ha ancora capito che l’unità di intenti, il condividere sia la parte progettuale che di tracciamento nella capacità di saper indicare nuovi orizzonti purtroppo manca. Chi si alza prima la mattina spara una richiesta o ritiene che il campionato deve partire un giorno, altri dicono un altro: il compito di noi dirigenti federali è quello di fare una sintesi tra le esigenze. Dispiace che attraverso alcune esternazioni abbastanza estemporanee di qualcuno il sistema può apparire non unito: il mio sistema è granitico e sta dimostrando grandi capacità propositive”.

Il numero uno di Via Allegri è poi entrato nello specifico della questione Salernitana: “Nel precedente Consiglio Federale avevamo adottato la decisione che non consentiva nuove multiproprietà. Sono rimaste quelle in essere, su questo il 15 luglio porteremo un provvedimento che comunque chiarirà definitivamente qual è l’evoluzione di questa multiproprietà, non si può andare avanti aspettando un evento che possa ripetere quanto vissuto in questi 40 giorni. Alla luce dei documenti e del parere della CoViSoc, soprattutto sull’indipendenza economica, il Consiglio ha ritenuto opportuno accettare e condividere il percorso proposto dalle due proprietà della Salernitana, saremo molto attenti e vigili perché tutto quello che oggi è aspetto formale nella sostanza non diventi motivo o occasione di violazione sia del principio di indipendenza, sia di influenza nel potere decisionale. Il termine è di sei mesi, entro cui la Salernitana deve cambiare proprietà tramite trustee, se ciò non avviene la Salernitana sarà fuori dal campionato di Serie A. Divieto di operazioni di mercato con la Lazio? Assolutamente. Da oggi in poi devono essere completamente separate, non possono esserci più contatti, i soggetti interessati hanno fatto autocertificazioni di indipendenza assoluta, una violazione porterà a denunce alle autorità competenti. Termine di valutazione del prezzo della società al 31 luglio? La società può essere ceduta da domani mattina, anzi doveva essere già stata ceduta in base alle nostre norme federali, non c’è il problema della valutazione per il posizionamento sul mercato, deve essere sul mercato da oggi. Per maggiori garanzie dei titolari delle quote societarie è stato posto un principio che il valore è fissato da un soggetto terzo, nel caso in cui non ci sia accordo nell’ipotesi di individuazione del prezzo. Il primo trust presentato era un trust che non avremmo potuto accettare perché aveva vari punti che richiedevano approfondimenti, sfumature gestionali di alcuni aspetti che richiedevano maggiore rigidità”.

Gravina chiude col tema ricorsi. La decisione del Consiglio potrebbe portare strascichi con Benevento e Cosenza intenzionato a vederci chiaro: “Non temo ricorsi, mi attengo a quelli che sono i fatti, il Benevento ha mandato una diffida con richiesta accesso agli atti che non sarà impedita perché bisogna lavorare con massima trasparenza, abbiamo seguito criterio che ha posizionato al primo posto il valore sportivo di una realtà nel rispetto delle norme, sancito a chiare lettere. Benevento o terzi hanno tutto il diritto di poter chiedere verifiche o comunque tutelare propri interessi”.

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