FOTO. Granata sempre ko a Roma: quell’amaro esordio del ’98 e la “condanna” di 50 anni prima

Domenica sera la Salernitana giocherà per la seconda volta contro la Roma allo stadio Olimpico, dopo il precedente della prima giornata del campionato di Serie A 1998/99 terminato 3-1 per i giallorossi. In precedenza, infatti, i granata avevano fatto visita ai capitolini solo a cavallo tra gli anni ’40 e ’50 nel vecchio stadio Nazionale, che fu poi demolito per erigere sulla medesima area l’attuale Flaminio. Complessivamente, quattro partite giocate in casa della Roma per l’ippocampo ed altrettante sconfitte.

La primissima volta è datata 10 marzo 1946 in occasione del campionato misto Serie A-B, il primo a livello nazionale dopo la Seconda Guerra Mondiale. I granata persero 4-2: vantaggio locale con Urilli e pari campano di Renato Tori, poi Amedeo Amadei ed ancora Urilli portarono avanti la Roma, prima che Lelio Colaneri accorciasse le distanze e di nuovo Amadei segnasse per la quaterna finale. Il 27 giugno del ’48 la sconfitta più bruciante: Roma-Salernitana fu scontro salvezza e finì 1-0 dopo l’autogol di Alberto Piccinini davanti a 30mila spettatori, di cui almeno un migliaio salernitani. Non mancarono le polemiche per l’arbitraggio del fischietto fiorentino, Vittorio Pera, che nel primo tempo aveva assegnato un calcio di punizione alla Salernitana ma aveva poi sospeso il gioco per far sostituire un pallone sgonfio, riprendendolo tra l’incredulità generale con una rimessa laterale in favore della Roma. Polemiche anche sul gol arrivato a inizio ripresa, viziato da un fallo sul portiere granata, Masci. Per giunta, la squadra ospite fu costretta anche a giocare in dieci uomini a causa dell’infortunio di capitan Iacovazzo. All’epoca, non erano contemplate le sostituzioni. Il reclamo della dirigenza dell’ippocampo servì a non far omologare il risultato in prima istanza, con l’intervento dell’avvocato Camillo De Felice, come si legge sul libro “Salernitana, la storia” di Giuseppe e Francesco Pio Fasano. Ma il ricorso fu respinto e Pera non ammise l’errore tecnico. La beffa: alla fine del campionato 1949/50, Pera fu radiato dopo un’inchiesta che ne accertò la partecipazione a un gruppo di arbitri dediti ad alterare i risultati di alcune partite.

La Salernitana fece ritorno a Roma contro i giallorossi nel 1951, il 2 dicembre, nel campionato di Serie B. I padroni di casa erano all’epoca allenati dal grande ex Gipo Viani, proprio colui che nel precedente del ’48 guidava il cavalluccio. Viani conquistò la vittoria con un secco 2-0: marcatori Anderson e Galli. Un lungo periodo di digiuno di incontri in gare ufficiali tra le due compagini, fino alla gara del 12 settembre 1998 all’Olimpico, prima giornata del campionato di massima serie ritrovato dal cavalluccio dono 50 anni. Ci furono tredicimila salernitani al seguito che impazzirono al vantaggio firmato Rigobert Song sul finire della prima frazione. Nel secondo tempo, però, la Roma di Zeman reagì e capovolse tutto con la doppietta di Paulo Sergio ed in mezzo il gol di Francesco Totti.

Di seguito il tabellino di quell’incontro  che gli ospiti chiusero in dieci uomini per l’espulsione di Luca Fusco:

TABELLINO  –  ROMA-SALERNITANA 3-1 (1998/99)

ROMA: Chimenti, Cafu, Zago, Aldair, Candela, Di Francesco (12′ st Tommasi), Di Biagio, Alenitchev, Paulo Sergio (41′ st Gautieri), Bartelt (10′ st Frau), Totti. A disp: Campagnolo, Dal Moro, Petruzzi, D. Conti. All: Zeman.
SALERNITANA: Balli, Bolic, Song, Fusco, Tosto, M Rossi, Tedesco, Breda, Tedesco (14′ st Vannucchi), Chianese (27’st Di Michele), De Cesare (4’st Ferrara). A disp: Ivan, Galeoto, Del Grosso, Vukoja. All: D. Rossi.
Arbitro: Bolognino di Milano
NOTE. Marcatori: 41′ pt Song (S), 2′ st e 38′ st Paulo Sergio, 16’st Totti (R). Ammoniti: Di Biagio e Tommasi (R), Tosto (S). Espulso Fusco (S) al 45′ pt. Angoli: 7-1. Spettatori: 62.651.