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Format Serie B, procede botta e risposta con la Figc: “Riforma campionati solo in Consiglio Federale”

Prosegue il botta e risposta a distanza tra la Lega B e la Federcalcio, cominciato martedì in sede di Consiglio Federale. Dopo le prove di disgelo, con una visita in via Rosellini da parte del neo-presidente Gravina, alcune dichiarazioni dello stesso numero uno Figc e poi di Mauro Balata – tramite comunicato stampa della Lega – hanno innescato l’ennesima frizione sul format del prossimo campionato cadetto.

In principio Gravina aveva dichiarato che “le regole sono chiare, gli articoli 49 e 50 prevedono un campionato di Serie B a 22 squadre e, se non verranno modificati, l’anno prossimo si ritornerà a tale numero”, scatenando la reazione dei club cadetti ieri in assemblea (clicca qui per leggere l’articolo). I sodalizi di Serie B avevano esternato “sconcerto per la trattazione in consiglio di un tema non all’ordine del giorno e indisponibilità ad accettare meccanismi non condivisi ribadendo che, nella ricerca di un percorso di sostenibilità del sistema, sia improponibile riproporre formule chiaramente in contrasto con le riforme di cui il calcio necessita e con le garanzie fornite in sede di impegni programmatici elettorali”.

La contro-replica dagli uffici romani di via Allegri non s’è fatta attendere, con una nota stampa pubblicata sul sito della Figc che precisa più punti. In primis, che “l’oggetto della discussione del Consiglio Federale verteva sulla modifica degli artt. 49 e 50 delle NOIF e, quindi, era all’ordine del giorno al punto ‘modifiche regolamentari’. Argomento peraltro ben noto e oggetto di riflessione nei mesi precedenti da parte delle componenti interessate”. In secondo ordine, che “nell’introdurre l’argomento, il presidente federale Gabriele Gravina ha sottolineato con fermezza come l’oggetto del confronto politico non verteva sulla ‘riforma dei campionati’, in quanto oggetto di una riflessione più ampia di cui si sta occupando un tavolo di lavoro istituito nella seduta del Consiglio Federale del mese di novembre. Di quanto detto se ne dà atto nei verbali ed è a conoscenza di tutti i presenti al Consiglio; inoltre,verificata la mancanza di condivisione necessaria per la modifica dei suddetti articoli (3/4 del Consiglio Federale), il presidente Gravina ha preso atto dell’impossibilità a procedere in tal senso, sottolineando come il rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti, che stabiliscono come la Serie B a 22 squadre, non ammette deroghe di alcun genere”. Il presidente Gravina ha poi ribadito che “posizioni di contrasto costante, come quelle che hanno generato nella scorsa estate una delle pagine più nere del nostro calcio, non possono trovare alcun ulteriore riscontro, né presente né futuro. L’unica strada per attuare le riforme è quella del confronto politico nella sede statutariamente competente: il Consiglio Federale”.

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