Il campionato non permette soste. Dopo il ko col Monza, la Salernitana avrà già domani la chance di riscatto al Teghil di Lignano Sabbiadoro contro il Pordenone. I granata vogliono continuare ad inseguire il sogno promozione diretta, i ramarri cercano, da par loro, punti salvezza.
La pandemia da Covid-19 imporrà ovviamente le porte chiuse, non permettendo ai tifosi granata, del sud e del nord, di essere al fianco della squadra. In particolare il Club NordEst Granata sostiene da sempre il cavalluccio nelle trasferte del nord Italia. “La situazione purtroppo non ci permetterà di essere allo stadio e ci dispiace tantissimo, ma proveremo comunque a far sentire la nostra vicinanza alla squadra – spiega il responsabile del direttivo del gruppo Mirko Ferrara – Li accoglieremo allo stadio, poi pranzeremo in un ristorante all’aperto a Lignano e guarderemo tutti insieme la partita, in uno spazio riservato solo a noi, nel rispetto quindi delle normative anti Covid. Anche allo stadio cercheremo di mantenere le dovute distanze, faremo sentire calore alla squadra con cori e sventolando vessilli. Non ci dovrebbero essere tifosi del Pordenone, quindi è difficile si creino assembramenti. Ho visto che a Salerno, dopo la partita col Venezia, sono venute meno un po’ di precauzioni, mettendo a rischio qualche calciatore. Bisogna prestare sempre attenzione, in generale e poi nei confronti nella squadra in un momento delicatissimo della stagione per non creare situazioni spiacevoli. È capitata la positività del mister, il pericolo è sempre dietro l’angolo. Speriamo di poter gioire tra una decina di giorni. In una situazione normale avremmo fatto visita alla squadra in ritiro e saremmo andati ovviamente allo stadio”. Dalle parole di Mirko traspare una grande voglia di sostenere una Salernitana che sta regalando grandi emozioni ai suoi tifosi: “La stagione della Salernitana ci sta rendendo contenti ed orgogliosi. Vediamo finalmente una squadra che rappresenta al meglio la maglia e la città – dice Mirko – Vogliamo ringraziare la squadra per le emozioni che ci sta regalando, la partita col Venezia è stata memorabile. Stiamo vivendo emozioni che ci mancavano da anni. Indipendentemente dal risultato finale, ci stanno regalando un sogno. La partita col Monza è stato un incidente di percorso, ma nulla è perduto. È doveroso crederci ancora, in virtù anche dei risultati delle altre. Ora ci sarà lo scontro diretto tra Monza e Lecce e noi dovremo puntare a fare risultato col Pordenone, anche se non sarà semplice perché loro necessitano di punti salvezza. Sarà tosta, ma c’è fiducia. I calciatori sanno di dovercela mettere tutta e isolarsi da tutto. Noi siamo con loro che sono consapevoli che vincere a Salerno ha un altro sapore”.
I risultati della squadra hanno fatto passare in secondo piano anche un po’ di malumore nei confronti della proprietà. Merito soprattutto del lavoro di Fabrizio Castori, come sottolinea Mirko: “Nel nostro gruppo ci sono correnti di pensiero diverse. C’è chi non apprezza l’operato della società, con la questione multiproprietà a farla da padrone. Quest’anno è stata messa un po’ da parte perché la Salernitana ha fatto benissimo. Grande merito va all’allenatore, considerando la rosa buona, ma certamente meno forte di quelle di Lecce, Monza e Spal. A gennaio si poteva fare qualcosa in più, ma la squadra è superiore allo scorso anno. Castori è stato bravo a superare lo scetticismo iniziale, a svolgere un ritiro senza tanti elementi importanti, a cementare il gruppo e a dare grande mentalità. Il mister ci ha creduto fin dall’inizio. Nessuna avrebbe scommesso su questo bel finale di stagione”. Nonostante i più di 800 chilometri di distanza il legame con la Salernitana resta forte. Un amore vissuto giorno dopo giorno, rimanendo sempre aggiornati sulla squadra, come ci racconta Mirko: “Il nostro gruppo è composto da circa un centinaio di persone che risiedono tra Venezia, Verona, Vicenza, Treviso, Udine e Bolzano. In passato, quando la situazione lo permetteva, abbiamo seguito la squadra a Cremona, Vicenza, Padova, Cittadella, Brescia e Venezia. In alcuni casi ci siamo spostati anche verso Pescara. In alcune partite importanti siamo scesi a Salerno, come il derby dello scorso anno col Benevento. Il detto dice ‘lontano dagli occhi, lontano dal cuore’, ma per la Salernitana non vale. Abbiamo un gruppo Whatsapp sul quale ci teniamo costantemente aggiornati, grazie anche al lavoro dei giornalisti di Salerno che forniscono tantissime notizie, utili soprattutto a noi che non siamo in città. Lo viviamo in maniera diversa, ma l’amore per la Salernitana è sempre tanto e riusciamo, nonostante la distanza, a seguire la squadra e a tenerci aggiornati costantemente. Il pre partita di Salernitana-Venezia lo abbiamo seguito minuto per minuto, saremmo voluti essere vicino alla squadra. In una situazione di vita normale saremmo scesi numerosi a Salerno per le partite con Venezia, Monza ed Empoli. Sarebbe stata un’occasione anche per ritrovare i nostri familiari. Ricordo che tornammo per Salernitana-Barletta di sei anni fa, nonostante non ci fosse la certezza della promozione in B. Poi arrivò il pareggio del Messina a Benevento che ci regalò la matematica e ne valse la pena. Nello scorso torneo c’è stato grande dispiacere nel non poterci essere contro lo Spezia, anche solo per caricare la squadra all’esterno dell’Arechi. Purtroppo poi il risultato fu anche negativo. Quest’anno sarebbe stato bello essere a Venezia e vedere la doppietta decisiva di Anderson”.
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