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Faggiano e il Catania, “nemici mai”: nel cuore del ds, l’affetto della piazza rossazzurra

A Catania si è fatto voler bene e bene sarà accolto. Sarà certamente emozionante rimettere piede al Massimino per Daniele Faggiano, direttore sportivo del Catania dal maggio 2024 al giugno 2025. “Ho scelto una piazza ambiziosa ed importante”, le prime parole al suo arrivo in Sicilia, dove aveva già lavorato al Trapani e al Palermo, dal 2012 al 2016. Il dirigente pugliese è stato il successore di Laneri, esonerato nel novembre 2023, dopo il quale però la gestione sportiva era stata temporaneamente affidata al brand ambassador Lodi e all’ad Grella. La parentesi catanese di Faggiano è durata un solo anno e si è chiusa dopo un quinto posto e una eliminazione al terzo turno playoff contro il Pescara poi promosso in B. Diversità di vedute tra il club e il dirigente, il motivo della separazione. Il ds ha però lasciato tanto in eredità: Dini, Di Gennaro, Ierardi, Raimo, Di Tacchio, Jimenez – preso nell’ambito dell’affare che ha portato Tello in granata -, Lunetta e Stoppa, tutti portati da lui alle pendici dell’Etna. Dove erano approdati pure Anastasio e Inglese che hanno poi scelto di seguirlo in granata.

Nonostante la breve parentesi, il legame tra Faggiano e la città siciliana è rimasto forte ed è stato lo stesso Faggiano a sottolinearlo in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport: “Sono stato 100 giorni in ospedale, avevo vicino mia moglie Giorgia e i miei genitori, la mia forza. Come il Catania, da Pelligra e Grella a tutti i tifosi”. Una vicinanza che Faggiano non ha dimenticato e che ha voluto ricordare, dopo il suo addio, acquistando mezza pagina del quotidiano La Sicilia e scrivendo, sopra ad un suo scatto di saluto ai tifosi: “Grazie popolo catanese. Nemici mai!”.

Proprio nel periodo in cui Faggiano dovette assentarsi per motivi di salute, il Catania designò il salernitano, ma mai stato alla Salernitana, Ivano Pastore come direttore tecnico. Con l’addio di Faggiano, Pastore ha assunto il ruolo di ds. Trattenere Cicerelli, ceduto nel luglio 2024 da Faggiano alla Ternana, è stata una delle prime mosse. Poi nel mercato estivo le strade di Catania e Salernitana si sono spesso incrociate: caso embletatico quello di Casasola, vicinissimo al ritorno a Salerno, ma che poi ha scelto gli etnei. Dopo la scadenza contrattuale, Pastore ha provato anche a trattenere Inglese, nel cui contratto c’era un’opzione di prolungamento per un altro anno, ma che ha poi detto sì alla corte di Faggiano. Aloi, D’Ausilio, Caturano e Forte, tutti attuali rossazzurri, ma che in estate sono stati anche nei pensieri della Salernitana. Dopo quella sul mercato, domenica sarà (finalmente) sfida sul campo. Ma per Faggiano, Catania e i catanesi non saranno mai nemici.

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