Agustìn Martegani ha già conquistato i tifosi della Salernitana, insieme agli altri nuovi acquisti. Presto ancora per dare giudizi definitivi dopo una sola porzione di partita ma l’argentino ha fatto capire di avere le caratteristiche per sostituire Vilhena in organico: qualità, tecnica, abilità anche nel tiro (Silvestri gli ha negato l’eurogol al pronti-via dell’avventura italiana).
Agustin e Ikwu, che impatto!
L’ex del San Lorenzo ci ha messo qualche minuto per trovare la posizione giusta in campo ieri sera, dopodiché ha dato un saggio delle sue capacità. Tornerà utile ai granata e a Sousa, che predilige elementi con le sue caratteristiche. “Ci ha permesso di stare più vicini alla porta, Agustìn ha fatto molto bene”, il commento dell’allenatore. Inserito a centrocampo, ha inizialmente avuto difficoltà per alcuni minuti. Quando ha avanzato il suo raggio d’azione “Marta” – come era soprannominato in patria – ha decisamente cambiato passo. Non è uno scattista ma sa dare del tu al pallone. Ieri all’uscita dall’Arechi è stato letteralmente assaltato, in senso pacifico, dai tanti tifosi rimasti immediatamente colpiti dalle sue giocate: abbraccio collettivo e richiesta di foto e autografi per lui ed Ikwuemesi che lo accompagnava. Anche il nigeriano, nei sette minuti più recupero che l’allenatore gli ha concesso, ha mostrato discrete capacità. “Ci ha dato fisicità nel finale”, le parole del tecnico che tuttavia ricorda, sui nuovi, “la necessità di tempo per inserirli al meglio. Non servono solo gli allenamenti ma anche le partite con tutta la complessità degli avversari. Devono capire anche i compagni, le decisioni che essi prendono, le nostre idee. Stiamo spendendo tantissimo tempo in questo e continueremo a farlo per integrarli al più presto e nel migliore dei modi”.
Gli altri neo granata
Sousa ha elogiato anche gli impatti di Jovane Cabral e Mateusz Legowski. Il capoverdiano ha fatto intravedere rapidità e intraprendenza. Non è al massimo fisicamente perché viene da un biennio difficile, di scarsa continuità a causa anche degli infortuni. L’allenatore granata lo sa e per questo non lo ha lanciato subito dal primo minuto. Non vuole esporre l’ex Sporting Lisbona al rischio infortuni e si procede anche con lui con la corretta logica dello step by step: impossibile pretendere di vedere subito titolare un calciatore che nell’ultima stagione ha collezionato solo 10 gettoni per un minutaggio medio di appena 18’ a partita e che aveva fatto la sua ultima apparizione ufficiale il 7 febbraio con la maglia dello Sporting (addirittura al 15 ottobre 2021 risale l’ultima volta che è rimasto in campo per 90’). Insomma, il “serve tempo” del tecnico non è un’espressione ciclostilata ma una necessità. Bene anche Legowski, forse più pronto fisicamente rispetto ai compagni: gioca a suo favore la carta d’identità e il fatto di aver cominciato la stagione molto presto col Pogon Stettino.
La ripresa
La Salernitana tornerà ad allenarsi domani pomeriggio alle 18 al Mary Rosy per preparare la trasferta di Lecce. Dopo il pareggio con l’Udinese l’allenatore potrebbe cambiare qualcosa in formazione prima della sosta. Proprio Legowski e Martegani sperano nella prima da titolare in granata. Il polacco potrebbe prendere il posto di un Bohinen apparso volenteroso ma non funzionale ieri ad una velocizzazione del gioco, mentre l’argentino può sfilare la maglia di Botheim. C’è naturalmente tanto tempo per pensare alle scelte per contrapporsi ai salentini. Oggi effettueranno lavoro di scarico i giocatori impiegati contro i friulani, mentre gli altri continueranno a mettere benzina. Sousa ritroverà in gruppo anche il giovane Sfait e dovrebbe accogliere Trivante Stewart dopo la sua parentesi in Giamaica per mettere a posto le pratiche burocratiche del visto. Maggiore si è sottoposto a visita specialistica a Roma e dovrebbe rientrare col Torino. Daniliuc è tornato a Salerno da una settimana e si allena a parte in palestra: ha ripreso a correre, conta in un mesetto di potersi riaggregare al gruppo.
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