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Due trasferte di fila, un bene per Gregucci: la sua Salernitana fa più punti lontano dall’Arechi

Ascoli e Verona, due trasferte di fila nel momento più duro della stagione. Almeno il calendario tende una mano alla Salernitana. Sembra un paradosso, ma oggi i granata possono solo sorridere per gli impegni che la sorte ha deciso di fissare nel mese di febbraio.

Dopo l’ennesimo ko casalingo nel derby contro il Benevento, la Salernitana è costretta a salutare lo Stadio Arechi per due settimane. A Via Allende si tornerà a giocare il 26 febbraio contro la Cremonese, in mezzo due trasferte ostiche come Ascoli e Verona. Quando il calendario propone due viaggi consecutivi, di solito, nessuno è felice. Ma in questo caso Gregucci è il primo a tirare un sospiro di sollievo.

In questa stagione l’Arechi è passato presto da fortino inespugnabile a terra di conquista. Il dodicesimo uomo in campo che nella prima metà del campionato ha dato la spinta in più alla Salernitana (di Colantuono) per conquistare punti importanti, oggi è il primo ostacolo da superare quando la Salernitana (di Gregucci) scende in campo. Il pubblico granata chiede di più, la società fa spalline e il malcontento è virale. Ma a farne le spese, prima di tutti, sono i calciatori del cavalluccio che all’Arechi non riescono più a vincere. Nelle ultime cinque partite sono arrivate addirittura quattro sconfitte, le ultime tre consecutivamente. Numeri che se confermati anche a marzo proietterebbero velocemente i granata in zona playout.

Non che fuori casa il rendimento sia migliore, anzi. In dieci partite la Salernitana ha vinto solo una volta trovando in totale 8 punti. Una miseria. Ma in questo strano campionato dove non esistono regole, a Gregucci conviene giocare fuori casa. E i numeri gli danno ragione.

Da quando il tecnico pugliese è tornato ad allenare a Salerno, il suo rendimento esterno è migliore di quello interno. L’esordio con il Foggia è stato illusorio, perché nelle successive tre partite casalinghe sono arrivate tre sconfitte: una dopo l’altra hanno passeggiato all’Arechi Pescara, Lecce e Benevento. 4 gol fatti (di cui 3 che non hanno portato punti), addirittura 7 i gol subiti. Fuori casa, invece, è tutta un’altra storia. Due 0-0 con Cosenza e Padova, l’exploit del Barbera che ha portato la prima vittoria stagionale lontano dalla Campania. 5 punti con 2 gol fatti e uno solo subito ininfluente per Micai. Complessivamente la Salernitana non perde fuori casa da 2 mesi: era il 16 dicembre e a Carpi Colantuono perse 3-2 l’ultima partita da allenatore granata.

Domani la Salernitana torna in campo, lontano dal prato amico dell’Arechi che ultimamente sta dando solo dispiaceri. Febbraio doveva essere il mese più duro e invece il calendario può offrire una via di uscita a una squadra che si è persa in sé stessa. Vietato fallire, però. Occasioni per rimediare agli errori non ce ne saranno più e febbraio non può diventare anche il mese che ha definitivamente fatto crollare i sogni playoff.

Salernitana in casa con Gregucci: 3 punti in 4 partite, 1 vittoria e 3 sconfitte.  4 gol fatti, 7 gol subiti

Salernitana fuori casa con Gregucci: 5 punti in 3 partite, 1 vittoria e 2 pareggi. 2 gol fatti, 1 gol subito

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