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Due mesi da incubo, in otto partite solo 5 gol: tra gli attaccanti in rete solo Lamin Jallow

Ottobre è passato via dando inizio a una crisi di risultati e a un’involuzione di gioco, nessuna vittoria e solo due punti. Novembre si era aperto con la vittoria con la Virtus Entella, ma è stata solo un’illusione: una piccola deviazione sul tortuoso percorso invernale della Salernitana che poi ha ripreso a perdere senza proporre un buon calcio. Negli ultimi due mesi la squadra di Ventura ha già dilapidato tutti i bonus accumulati tra agosto e settembre, stabilizzandosi a metà classifica ma con troppi punti interrogativi da porre. In otto gare la Salernitana ha raccolto solo sei punti, un rendimento da retrocessione. E se Micai non riesce più a mantenere la porta inviolata (ed è l’ultimo responsabile), preoccupa soprattutto la poca verve degli attaccanti che non riescono più a segnare.

In due mesi hanno giocato in attacco alternandosi Jallow, Giannetti, Gondo, Djuric e anche Cerci seppur per uno spezzone. Otto partite, solo Jallow è riuscito a segnare: il gambiano ha accorciato inutilmente le distanze a Pisa, fondamentale (e bellissimo) il suo gol con l’Entella che ha portato tre punti. Poi il vuoto: nessuna delle altre punte è riuscita a incidere, nessuno degli attaccanti di Ventura è riuscito a uscire da una crisi che sta durando da troppo. In queste otto gare la Salernitana ha segnato solamente cinque gol, un dato che non può far dormire sonni tranquilli a Ventura. Due li ha fatti Jallow, due Kiyine su rigore e l’ultimo Lombardi contro l’Ascoli sabato scorso. Se non segnano i centrocampisti non segna più nessuno, se non segna nessuno è davvero impossibile vincere le partite. Ed è inutile parlare dei playoff.

In questo periodo nero l’attaccante maggiormente utilizzato dal tecnico ligure è stato Jallow, 508 minuti in campo e due gol. Una media bassa che diventa stellare paragonata ai suoi compagni di reparto. Djuric ha raggiunto i 300 minuti tondi in due mesi, nessun gol e un’occasionissima sprecata all’ultimo secondo della sfida con l’Ascoli che poteva valere tre punti. Contro il Picchio il gol lo aveva trovato Gondo, ma gli è stato annullato: dopo 287 minuti resta ancora a secco l’ivoriano. La grande delusione porta il nome di Niccolò Giannetti che ha segnato alla prima con il Pescara e poi mai più: 200 minuti in campo da ottobre, un grave errore a Castellammare. A onor di cronaca si contano i due minuti giocati da Cerci contro il Perugia, sempre più pesce fuor d’acqua in questa Salernitana.

Sabato i granata viaggeranno a Cittadella per affrontare la squadra di Venturato. Su un campo storicamente difficile, la Salernitana ha necessariamente bisogno di vincere per uscire dal tunnel. Inizia dicembre e il cavalluccio è costretto a cambiare passo. Cinque partite per chiudere nel miglior modo possibile il girone d’andata, ultima chiamata per gli attaccanti granata: aggiustare i numeri e ritornare a fare festa. Poi arriverà gennaio e si aprirà il calciomercato: appare inevitabile un intervento proprio per migliorare il pacchetto offensivo. Altrimenti sarà veramente impossibile pensare di poter raggiungere i tanto desiderati e sempre lontanissimi spareggi promozione.

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