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Due anni d’attesa, è il momento di Vannucchi: “Massima fiducia, ha più voglia di tutti”

Ha dovuto aspettare due anni per esordire con la maglia della Salernitana, interrompendo la striscia record di ben 70 partite consecutive del titolare Micai. Gianmarco Vannucchi si prende la scena, arresta a sua volta la serie di 70 panchine di fila e si prepara alla sua prima partita in Serie B. Domani sarà lui a difendere i pali granata contro il Pisa nella categoria che, appena diciassettenne, aveva annusato con la Pro Vercelli andando in panchina in un match contro il Crotone. Poi, nel 2013/14, la soddisfazione – effimera – di sedersi tra le riserve anche in massima serie per tre volte con la prestigiosa… tuta della Juventus. A seguire, tre anni di Serie C tra Renate e Alessandria. Proprio con la maglia dei grigi Vannucchi, classe 1995, ha disputato l’ultima partita ufficiale: la data è il 23 maggio 2018 nei playoff per salire in B, con sconfitta casalinga (1-3) contro la Feralpisalò.

“Non era preventivato lo stop di Micai ovviamente. Purtroppo per lui è nata male questa ripresa: prima ha avuto un problema al dito, poi una botta al torace in un’uscita in allenamento. – ha detto in videoconferenza stampa Gian Piero Ventura oggi – Giocherà Vannucchi: da un lato siamo dispiaciuti per Micai, ma sono estremamente sereno perché in porta va un ragazzo che gode della nostra totale fiducia; è sempre stato zitto, ha lavorato con grande professionalità e buone qualità. Ora è arrivato il suo momento. Sono convinto che ci darà una grossa mano, la sua voglia è di gran lunga superiore a quella di tutti gli altri. Non vede l’ora”. Finora il secondo portiere granata ha assaporato l’Arechi solo in allenamento o in amichevole (in alto l’immagine è relativa al triangolare con Bari e Reggina dell’agosto 2019, foto Tanopress). Domani, ecco il campionato. Partita vera, punti in palio e fiducia dei compagni per il ragazzo nativo di Prato. La sua riserva sarà Stefano Russo, già abituato a “coprire le spalle” dei titolari di una porta che nell’era Lotito-Mezzaroma ha raramente avuto un padrone indiscusso: accade in questo momento storico con Micai, che dopo anni di balletti (Radunovic-Adamonis, Terracciano-Gomis, Strakosha-Terracciano) ha avuto modo di prendersi i galloni del titolare. In precedenza l’onore era toccato a Ghigo Gori (proprio con Russo secondo) interrompere l’alternanza Berardi-Iannarilli. Anche in C2 e in D, tra infortuni e scelte tecniche, Salernitana e Salerno Calcio avevano avuto diversi padroni dei pali (Sestito, Dazzi, lo stesso Iannarilli).

 

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