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RIVIVI IL LIVE. Sabatini day : “Io non voglio retrocedere. Percentuale? 5%”. Su Inzaghi: “Non è mia scelta…”

TERMINA LA CONFRENZA STAMPA DEL DIGGI’ SABATINI

ORE 15:49. Milan sul costo dei biglietti giudicato eccessivo: “Abbiamo comunicato i prezzi a inizio stagione, ci sono fasce di gare diverse, col Milan era un top match. Questa società è molto sensibile a fasce deboli, abbiamo aperto lo stadio a ragazzini delle scuole, ad associazioni del territorio che entrano a prezzo simbolico. Ovviamente in alcune partite ci è più possibile farlo, nelle 5-6 top, visto che si è parlato di sostenibilità, questo club deve trovare sostenibilità anche attraverso gli introiti dello stadio. Mi auguro che nei prossimi anni potremo avere una situazione di stadio migliore”.

ORE 15:47. “La Salernitana dà l’impressione di essere una squadra che stalla, quando un aereo stalla precipita. Fragile ma anche capace di mettere avversarie di spessore più alto in grande difficoltà. Mi aspetto cose da questi calciatori che non sono venuto a difendere perché sono mie scelte ma essendo io onesto dico che questa non è una squadra scarsa. Strano che Inter e Juventus non si siano accorti di Dia. Sono molti i giocatori interessanti. Legowski non è ancora meglio identificato ma ha argento vivo addosso, è combattivo. I polacchi da sempre sono giocatori affidabili”.

ORE 15:45. “Una squadra non difende mai con la difesa ma con la squadra. Nel complesso dell’intera squadra ci sono lacune. Vedete il bologna difendere con la difesa? Nel tempo è diventato quasi imbattibile perché difende con tutta la squadra. Torno su Inzaghi: lui lavora, sono qui per controllare ma non è esonerato, ha bisogno di fortuna come tutti noi. Sarà monitorato. La sua fortuna coincide con il fatto che sia arrivato io che notoriamente sono uomo fortunato, la mia fortuna è trasmissibile”.

ORE 15:40. “L’episodio antico degli screzi col patron è stato sanato in fretta, c’era stima reciproca seppellita in quel momento da un evento incontrollabile e sbagliato da parte mia e in parte anche da parte sua, mai più ci siamo tornati sopra. Il calcio sotterra le cose, è un divoratore di situazioni, ogni giorno c’è una situazione nuova. questa dialettica in altre cose della vita non funzioni. Inzaghi? anche lui è molto combattivo, in panchina fa molto movimento. Gli faccio i miei migliori auguri. Dovrei dire altro rispetto all’allenatore; ci parlerò subito, il 26. Cercherò di capire i suoi mezzi e le sue motivazioni. Non è una mia scelta, sono abituato a essere onesto. Questo, in qualche misura, mi condizionerà. Se ci sarà da combattere una battaglia esiziale preferirei farlo con qualcuno che scelgo ma questo non deve essere una condanna per Inzaghi, non sono così cane da condannare una persona perché non è una mia scelta. Sono leggermente condizionato nei suoi confronti ma non tanto da volerlo fuori, anzi. Gli auguro fortemente che costituisce un obbligo per me tenerlo e questo dipenderà dai risultati. Colantuono? Mi piace puntualizzare una cosa che lui fece con quella Salernitana. Fece il punto della salvezza a Genova. Vedendo l’equilibrio di quel campionato quel punto si è rivelato fondamentale”.

ORE 15:37. Ancora il diggì: “Ho trovato Iervolino più preoccupato rispetto a un anno e mezzo fa. All’epoca era euforico e disposto a ogni sacrificio. Anche oggi lo è ma è più preoccupato, ha capito che il calcio è materia nebulosa. Non è come nella primissima esperienza quando c’era euforia giustificate, sentiva il peso di una scelta fatta. Oggi è più scettico sul conto delle persone. Più difficile salvarsi o far quadrare i conti? Non ho paura del conto negativo se ti salvi perché il patrimonio si rivaluta. Un problema risolve l’altro. Speriamo che il vento ci sia e spero soffi forte sulle spalle mie e di chi lavora con me”.

ORE 15:36. Un direttore sportivo a braccetto con lui? “Ne devo parlare col presidente e lo farò, stando qui mi renderò conto se potrà essere figura rilevante, se fosse così insieme troveremo una soluzione. Verona? Partita che dobbiamo vincere, affrontandola da disperati e portando a casa un risultato che cambierà il corso della stagione”.

ORE 15:32. Sabatini su Mikael e Bonazzoli: “Federico è fortissimo e non sta mantenendo le promesse, dispiace perchè lo considero un figlio mio. Potrebbe fare molto di più. Nella Salernitana con me fu determinante in coppia con Djuric, ha fatto gol da antologia. era molto disponibile alla combinazione, al triangolo, alla cucitura del gioco. Il brasiliano non tornerà, troveremo una soluzione per farlo rimanere in Brasile. Mi ha generato grande frustrazione, l’ho preso dopo una tripletta in un derby, ha grande qualità tecniche ma totalmente avulso dall’essere calciatore. Era un pizzaiolo, ma gli vedevo fare delle cose in allenamento e strizzavo l’occhiolino a chi era vicino, però è stata una grossa delusione. Non era un calciatore nella testa, non voglio che torni neanche per un pomeriggio, abbiamo bisogno di calciatori dentro, poi possibilmente anche fuori. Cercherò una soluzione in Brasile”.

ORE 15:30. Inzaghi fa il suo calcio, vedremo che redditività avrà. Certamente intende il calcio in modo molto esuberante e questo mi piace. Oggi non dirò di cosa c’è bisogno sul mercato, ci sono dei margini che questa squadra deve colmare, prima devo capire se potrà colmarli e come, dopodiché potremo parlare di integrazioni. Improbabile che si facciano acquisti senza prima cessioni”.

ORE 15:25. Se i giocatori hanno il mal di pancia forse con me aumenterà. C’è bisogno di vederli fare allenamento, come si parlano tra loro, che tipo di posture del corpo usano, come si interfacciano durante la fatica. Quando avrò visto alcuni allenamenti avrò un quadro più chiaro, il calciatore va giudicato sotto stress. Io devo vedere la squadra, non vedo l’ora. Chiarirò a tutti qual è la mia idea di calcio, anzi di vita. Il calcio è vita. Non è una cosa a parte. voglio parlare di obiettivi reali, supposti, di possibilità. I gruppi sono variegati da un punto di vista psicologico, c’è uno zibaldone di sentimenti da decodificare. Sono certo di riuscire, è il mio mestiere e mi riconosco una particolare sensibilità e attenzione che farò valere”.

ORE 15:20. Sabatini su Mazzocchi: “Lui è un giocatore importantissimo, prendo atto con orgoglio personale che il Napoli sia interessato a lui. L’ho preso a un milione dal Venezia ed è un’affermazione professionale. Non c’è decoro in questo, se loro avvicinano il giocatore o l’agente e DeLa offre una cifra iniqua, come ho già detto al giocatore ci vuole dignità in un’operazione. Lui mi accusa di tarpargli le ali e metterlo in difficoltà però io dico che se il Napoli lo vuole deve essere disposto a parlare di lui come un giocatore importante che è arrivato in Nazionale, non come un aggregato. Mazzocchi è fortissimo, chi ha visto la partita ieri sera avrà apprezzato il fatto che ha giocato uno contro uno con Leao. Se ci fosse stato Mazzocchi dalla parte di Leao ai quarti in Champions il Napoli sarebbe andato avanti. Potrebbe diventare un giocatore del Napoli ma serve che DeLa trovi un accordo con Iervolino, sono i residuali presidenti italiani di squadre italiane. Devono trovare un’intesa. Non sono così forte in materia finanziaria, ho sempre fatto il calcio con il lapis dietro l’orecchio come i pizzicagnoli, quelli che vendevano tutto negli empori. Devo fare i conti e comincerò a farli quando mi misurerò col calcio, comincerò a farlo da domani, devo vedere chi possono essere acquirenti per i nostri giocatori. Il presidente non è stato così estremo nel vendere prima di comprare. Ha denunciato la situazione, non è che mi ha detto che non posso fare niente. Probabilmente è così ma non è stato drastico, il calcio è fatto di occasioni che puoi cogliere, ipotizzo che  le situazioni di sofferenza economica possono essere sanate paradossalmente da ulteriori spese. Magari con ulteriori investimenti se prendi un giocatore a 2,5 milioni e lo rivendi dopo 6 mesi a dodici. Il calcio è fatto di tante vie, non so questi nostri calciatori forti che tipo di mercato potranno accendere, posso dire che il mio telefono non scotta di richieste, per ora ho telefonate di procuratori che si lamentano e che vorrebbero andare ma soldi in cassa non ne portano. Per ora spostiamo l’attenzione alla partita di Verona”.

ORE 15:17: “Ieri ho visto i prodromi di una squadra che può essere una squadra, le possibilità esistono e non sono mie invenzioni. Dovremo capire quali sono le variabili che non permettono alla squadra di tenere questo comportamento per tutta la partita e per più partite. Ho sempre pensato che quando si realizza un episodio e si ripete è tutto ripetibile. Se giochi bene una gara puoi far bene anche la prossima. Il problema nel calcio è quando le cose non le fai mai. I difetti ci sono, la squadra è fragile, in alcuni momenti non riesce a essere solida. Problema tecnico tattico? Lo vedremo. Stimo i calciatori, non ho mai perso una gara della Salernitana, li conosco alla perfezione, parlerò a tutti e poi singolarmente perchè voglio capire perchè non hanno l’orgoglio di imporsi. Non è solo essere professionisti ma essere uomini, devono volere da se stessi di più”.

ORE 15:15. Sabatini su Dia: “È un grande giocatore, da squadra metropolitana. Non so ancora chi lo chiederà e se lo chiederanno ma nel quadro dovranno sapere che costa soldi. Iervolino da quando è entrato ha un’esposizione che si avvicina ai 100 milioni, penso che abbia fatto anche abbastanza sacrifici personali, è legittimo pensare di rientrare in parte degli investimenti. Vediamo chi si presenterà. Non devono chiederlo in prestito, sarebbe tempo perso. Se si muove lo fa per una cifra importante che deve permetterci di tornare sul mercato per una eventuale sua sostituzione. Clausola? Si può sempre discutere. non sono ancora pronto a entrare nel dettaglio: ho parlato col segretario che mi ha dato la cartella con i dati, più tardi la studierò”.

ORE 15:12. Ancora Sabatini: “Credo di essere consapevole di rappresentare ossigeno puro e so che i salernitani saranno con me in questa avventura incosciente. Metabolizzeranno questo mio desiderio e lo faranno loro, lo condivideremo. Le cose andranno fatte insieme. Il 7%? Stavolta la percentuale è un po’ più bassa, sarà il 5% e non è poco”.

ORE 15:10 PARLA SABATINI: “Presidente meraviglioso, mi ha presentato in modo bellissimo, sono costretto a non sbagliare. E’ la seconda volta, certamente più difficile, sono giorni che rimugino e farò fatica ma sono pronto perchè l’amore di questa città mi ha restituito a un certo tipo di vita interiore e non ci rinuncio. Grazie per questa seconda opportunità. Ho l’ossigeno sintetico che mi porto in giro perchè quello reale l’ho consumato tutto, sonno costretto a ricorrere a un concentratore ma ora la tensione è tanto alta che serve un ossigeno supplementare perché non è uno scherzo ripresentarmi alla Salernitana. ho sempre sentito Salerno come casa mia. Quando ho avuto i primi segnali che riguardavano Salerno ho sentito che fossero giusti. Ho in mente di fare molte cose semplici perchè il calcio è una cosa semplice, sono gli uomini che lo rendono difficile. Questa squadra non è scarsa come la classifica può raccontare, ha dei valori e chi l’ha costruita non ha fatto errori pacchiani. Tantissimi di questi giocatori li avrei presi anche io. Questo non li eleva a campioni ma non sono un coglione, se li avrei presi significa che sono buoni giocatori. Non sono stati fatti errori gravi, sono tutti giocatori forti. Sono in clima battaglia, mi piace subito andare dentro al problema, al gruppo manca la coesione che è una circostanza difficile da creare ma sarà creata nel tempo dall’allenatore, da me, dai collaboratori e dagli stessi calciatori all’interno dello spogliatoi perchè sono loro i protagonisti di quel che fanno e di quel che non fanno. Non basta giocare bene, bisogna andare oltre l’ostacolo. Una squadra o gioca con euforia, che sarebbe la soluzione migliore perchè aiuta a trovare i risultati, oppure gioca di disperazione. da questa forbice non si esce, sarà quel che pretenderò da questa squadra: no a leggi marziali ma solo richiesta di essere competitivi non solo la domenica ma anche durante la settimana. La squadra deve trovare energia o disperazione che è anch’essa uno stato d’animo produttivo. Se sono disperato non perdo centimetri di campo, non regalo pallone. Calciatori scarsi e disperati sono patetici, calciatori forti se sono disperati diventano giocatori importanti. Lo dirò nello spogliatoio. Io non voglio retrocedere. Non devo retrocedere. Quando uso la prima persona è per rendere sbrigativo il discorso ma voglio prendermi le mie responsabilità. Non cullo illusioni, vivo di realtà: mi voglio salvare, la Salernitana si deve salvare con lealtà, forza sportiva, costi quel che costi. Se questo non dovesse succedere dovrà andare avanti negli anni a riprogrammarsi e stabilire un ciclo virtuoso. Qualora non ci salvassimo lo considererei come un fallimento personale. Il presidente mi dice “vai e salvati” ed è quello che farò. So perfettamente che sarà difficile ma succederà”.

Sarà oggi il Walter Sabatini day. Il nuovo direttore generale granata non era ieri allo stadio Arechi per Salernitana-Milan e ha seguito la gara in tv.

Cambio di programma per la conferenza di presentazione. Il dg ha avuto un imprevisto sulla tabella di marcia e non parlerà alle 12, bensì alle 15. Sabatini incontrerà la stampa presso Gruppo Noviello, concessionaria automobilistica sponsor del club che anche a gennaio 2022 ospitò il primo incontro con la stampa dell’esperto dirigente. La società trasmetterà in diretta la conferenza sui suoi canali social che sarà visibile anche su questa pagina. In aggiunta  proporremo la diretta testuale dell’intera conferenza

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